giovedì 10 dicembre 2009

Risposta: il cristianesimo ha permesso la diffusione delle opere antiche

Ringrazio per i commenti positivi ricevuti e mi concentro esclusivamente su quelli negativi. L'articolo di riferimento è:
Il Cristianesimo ha permesso la diffusione delle opere antiche.

  • Il Censore risponde dicendomi: "Se non vi fosse stato il cristianesimo non vi sarebbe stato (presumibilmente) il declino della cultura classica. Fu un imperatore cristiano (Giustiniano) a chiudere per motivi religiosi l'ultima scuola filosofica di Atene".

    1. Da buon censore racconta fatti non veri.
      Il declino della cultura classica c'entra poco-niente con l'espansione del Cristianesimo. E' risaputo che è stato l'espansionismo romano (avvenuto prima dell'evolversi del cristianesimo) a segnare la fine dell'ellenismo. L'enciclopedia Wikipedia e Treccani pongono come termine dell'ellenismo il 31 a.C., data della conquista romana dell'Egitto (vedi Treccani e Wikipedia).
      La cultura classica si trascinò per alcuni anni, destinata a declinare definitivamente.

      L'imperatore Giustiniano I, cristiano ortodosso, portò l'impero Bizantino ad un periodo d'oro, dal punto di vista civile, economico e militare. Non si comportò in molte occasioni da vero "cristiano" (è anche vero che noi oggi guardiamo la storia con 2000 anni di sviluppo umano e civile, dovuto in gran parte al cristianesimo), però nessuno vuol ricordare che riuscì a mitigare l’antica severità romana, ad esempio, riconoscendo funzioni sociali come l’assistenza ai più deboli e poveri con contributi ed esenzioni alle istituzioni che se ne interessavano, una rivalutazione della donna nella legislazione matrimoniale e un riconoscimento della dignità umana dello schiavo, non più "cosa" ma "persona". Infine, dopo che la cultura ellenistica era già da tempo moribonda, fece chiudere l'accademia di Atene poichè divenuta centro della cultura pagana dell'impero, e non certo dell'alta espressione classica..

  • Aggiunge: "Gli amanuensi non copiavano tutte le opere che avevano, ma le selezionavano: ad esempio, le opere degli scienziati ellenistici sono andate in gran parte perdute (per non parlare delle opere di cristiani non considerati "ortodossi")"

    1. A parte che occorre sempre dimostrare quel che si afferma, come cerco di fare io. Questo è un caso di rgiramento della frittata, probabilmente per invidia,: è come accusare dei volontari (i monaci non erano pagati) di non aver salvato tutti i libri di una biblioteca in fiamme (nel nostro caso le fiamme sono rappresentate dallo scorrere dei secoli).
      Questa critica non l'avevo mai sentita ma ormai ci si aspetta di tutto dai censori.
      Rispondo citando un'altra enciclopedia, Sapere.it: "Nell’Alto Medioevo (dal 476 fino all’anno 1000), fu soprattutto la Chiesa a occuparsi dell’educazione dei fanciulli. Le scuole avevano quasi sempre sede all’interno dei monasteri. Questo avveniva perché erano stati i monaci a conservare e tramandare la cultura non solo cristiana, ma anche classica, greca e latina, nei difficili secoli delle invasioni barbariche, seguiti alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. I monaci amanuensi ricopiavano con cura i codici antichi e il loro lavoro ha permesso la conservazione di molte opere che altrimenti sarebbero andate perdute"
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Conclusione: il Cristianesimo ha permesso la diffusione della cultura antica, e aggiungo, l'inizio dell'istruzione scolastica (ma di questo ne parlerò in un articolo a parte).