domenica 8 novembre 2009

Risposte: l'ateismo causa dei peggiori orrori della storia

Ringrazio per i commenti positivi ricevuti e mi concentro esclusivamente su quelli negativi. L'articolo di riferimento è: L'ateismo causa dei peggiori orrori della storia.

Faccio notare che chi vuole contraddire la storia (come hanno fatto tanti lettori di questo post) raramente si azzarda a postare qualche fonte attendibile (in questo caso citazioni o documenti di storici), e quei pochi che lo fanno prendono per buono qualsiasi punto di vista contrario, anche se non ha alcuna attendibilità.
Vedi questo esempio:

  • Rosalbasgroia, dopo la mia richiesta di citazioni storiche alle sue interpretazioni contrarie a quel che ho scritto io, mi dice:
    "Leggiti l'opera "Storia criminale del cristianesimo" scritta dal teologo K. Deschner".

    1. Finalmente qualcuno che ha qualche ragione (o crede di avere) a sostegno delle sue argomentazioni. Peccato che sia un tipico copia-incolla da internet. Lo si capisce dal fatto che spaccia Deschner come teologo, quando è chiaramente risaputo che è un semplice (e poco famoso) scrittore. La sua poca fama, tra l'altro, l'ha conquistata facendosi sponsorizzare totalmente e scrivendo unicamente opere contro il cristianesimo (vedi Wikipedia).
      Ricordo, infine, che quando si parla di fisica, occorre attenersi ai giudizi che danno i fisici, non i biologi o i teologi. Così quando si parla di storia le fonti attendibili sono quelle fornite dagli storici e non dagli scrittori.
      Infatti cosa dicono di lui i veri storici?
      Ad esempio Georg Denzler, professore di Storia ecclesiastica all’università di Bamberga dice: "Deschner non conosce alcuno studio delle fonti, dimostra una scelta della letteratura estremamente unilaterale, interpreta le fonti senza considerarne il contesto, tratta singoli eventi come se fossero la totalità e simula un apparato erudito di note nel quale spesso non è possibile verificare ciò che viene affermato".
      Inoltre ventidue eminenti specialisti di storia antica, storia della Chiesa, patrologia, archeologia e storia del diritto canonico, di diverso orientamento religioso, durante un convegno hanno espresso forte critica al metodo e ai risultati dell’indagine storiografica di Deschner.
      Gli Atti del convegno sono stati pubblicati con il titolo Criminalizzazione del cristianesimo? (Hans Reinhard Seeliger, Kriminalisierung des Christentums? Karlheinz Deschners Kirchengeschichte auf dem Prüfstand, Freiburg, Herder, 1993).
      Quindi poche fonti e quando ci sono, non attendibili.

  • Il Censore scrive: (ho tolto alcune parti meno importanti o ripetute per questioni di spazio)."A parte il fatto che né Hitler né Mussolini erano atei..."

    1. Non ho ancora letto il seguito, però se parti così capisco già che non sei proprio attendibile...oltre al nome che ti dai, non porti nessuna prova storica.. Comunque...citando solo fonti storiche attendibili, ti rispondo dicendo che: Mussolini si è più volte dichiarato ateo e anticattolico (anche se per un periodo dialogò con la Chiesa per convenienza politica).
      Il suo ateismo è riassunto nell'opuscolo dal lui scritto intitolato: L'uomo e la divinità (Lugano 1904), in cui racconta un aneddoto durante un dibattito che ci fu il 25/03/1904 alla Casa del Popolo a Losanna, tra lui e un pastore evangelico (Alfredo Taglialatela), in cui Mussolini ad un certo punto disse (confermando la banalità atea): "Dio se esisti, dimostralo! Ti concedo cinque minuti per fulminarmi qui all'istante". (Puoi ritrovare questo episodio anche in "Mussolini il rivoluzionario (1883-1920)"(De Felice (storico italiano, massimo esperto del fascismo), Einaudi, Torino 1965, pag. 32-36).
      Infine basta che vai sul sito degli atei (UAAR) per verificare come lo proclamino loro paladino (confermando così il mio post).
      Rispetto ad Hitler c'è più confusione perchè lui era più consapevole che le parole "Dio", "creatore", ecc..facevano leva sul popolo, per questo le utilizzava in pubblico o nei documenti o libri ufficiali (vedi il Mein Kampf), ma se andiamo agli atti storici non destinati al pubblico, leggiamo: "Non può esservi coesistenza tra una fede cristiano-giudaica con tutta la sua morale della compassione e una fede energica ed eroica in Dio e nella Natura, nel Dio che esiste nel suo popolo, nella sua sorte, nel suo sangue stesso. Per cui, una Chiesa tedesca o un cristianesimo tedesco sono utopie. O si è cristiani, o si è tedeschi".(Hermann Rauschning (ex capo del governo di Danzica), "Hitler mi ha detto", 1939). Quindi sicuramente non era cristiano, men che meno cattolico. Era religioso, cioè credeva a sè come dio e nella fede tedesca (quindi una sorta di ateismo, dove esso significa opposizione al deismo, ad un dio trascendente), imitando i modelli e riti delle religioni dominanti. E' un dato innegabile, come dimostra il grande storico Franco Cardini di cui ti posto il linl all'articolo intero: (vedi qui) .
      Sostanzialmente viene definito "neopagano" e non credente in nessun dio se non nella religiosità descritta.

  • "...Hai dimenticato gli sterminatori antichi, come i vari sovrani cattolici colonizzatori, i promotori di varie guerre di religione..."

    1. Questi sono due grandi e falsi luoghi comuni. Ti riferisci al colonialismo e alle crociate immagino.
      Sinteticamente: i colonizzatori agirono contro le direttive della Chiesa e le Crociate furono guerre di difesa, gli effettivi anni di combattimento furono pochissimi e le perdite furono più negli occidentali che negli avversari (quindi nessun sterminio). Le fonti storiche le trovi nei post che ho scritto in merito: Colonizzatori (vedi qui), Crociate (vedi qui).

  • "Io non mi sognerei di affermare che le guerre dei vari presidenti americani (tutti religiosi) fossero guerre "religiose".

    1. E fai bene. Infatti nel mio post oltre a dimostrare (solo per informazione) che i grandi dittatori e sanguinari della storia erano atei..ho descritto come la filosofia e la cultura atea, dilagante sopratutto nel '900, fosse alla base del nazismo, comunismo, fascismo ecc...
      E' la cultura atea sociale che sta alla base delle dittature, non tanto i loro promotori (nonostante fossero anche loro atei).

  • "Era la cultura atea era alla base delle dittature spagnola, portoghese, cilena, greca, croata e argentina?".

  • Nel mio post non ho infatti citato queste dittature, che per fortuna hanno provocato meno morti dell'ideologia atea fascista, nazista e stalinista.
    Scriverò un post per ognuna di esse (dato che un altro utente me ne ha parlato), ma sinteticamente dico che: se i dittatori si dichiarano cattolici e compiono omicidi non si può accusare la Chiesa, mi sembra evidente. Si può accusare la Chiesa se essa sostiene apertamente questi dittatori, e ciò è tutto da dimostrare. Il franchismo in Spagna, come spero tu sappia, uccise circa 7000 tra sacerdoti, suore e credenti (non proprio una filosofia cristiana vero?).
    La Chiesa dovette per forza prendere un accordo per fermare lo sterminio. Ma voglio linkare totalmente l'articolo del Corriere della Sera che sostiene quel che dico, la firma è del
    professore ordinario di Storia Contemporanea presso l'Università di Modena-Reggio Emilia, Alberto Melloni (vedi qui) Parliamo della dittatura (??) portoghese, chiamata Estado Novo in cui non ci fu un solo morto ma al massimo una modesta pressione civile. Parli del coinvolgimento della Chiesa, ma in realtà essa c'entra solo perchè, Salazar (lo pseudodittatore) aveva simpatie per il cattolicesimo e nel 1940 siglava un concordato con la Chiesa riconoscendole molti dei privilegi che le erano stati sottratti, abolendo l’obbligo del controllo statale sui documenti pontifici, reintegrando l’insegnamento religioso a scuola, favorendo la realizzazione di scuole cattoliche private, dando valore civile al matrimonio religioso. Tuttavia non fece mai del Portogallo uno Stato confessionale. L'Estado Novo fuse insieme caratteri autoritari (non dittatoriali), demo-liberali, cattolici ma non clericali e confessionali. Comunque, come al solito ecco il link alla fonte attendibile: (vedi qui). Sul regime dittatoriale degli Ustascia in Croazia è stata montata una leggenda nera ad opera di Tito. Alcuni frati, è vero, compirono degli omicidi ma vennero immediatamente scomunicati dall'ordine francescano. La figura controversa più vicina alla Chiesa è Il Card. A. Stepinac, beatificato di recente. Non approfondisco in questa sede limitandomi a postare un articolo interessante che spiega la controversia, scagionandolo (vedi qui). Per un messaggio di auguri per il matrimonio di Pinochet da parte di Giovanni Paolo II si è montata un'altra leggenda. Non approfondirò qui, ma ricordo che in Cile il 90% degli abitanti si dichiara cristiano, di cui il 70% cattolico (difficile pensare che la Chiesa abbia sostenuto il golpe cileno no?). Quella greca non fu una dittatura (notate la continua storipiatura...), non c'è nessun collegamento provato con la Chiesa Cattolica ma solo che i colonnelli del colpo di stato erano anticomunisti e simpatizzavano per la morale cristiana (a modo loro). Solo sulla dittatura argentina, chiamata Guerra Sporca, ti posso dare ragione. La Chiesa è rimasta colpevolmente in silenzio, (e ha per questo chiesto perdono a Dio nel 2000) anche se molti sacerdoti e credenti in generale si sono ribellati e per questo sono stati uccisi. Comunque per ognuna di essere pubblicherò un articolo dettagliato
  • "Che nazismo e comunismo stalinista fossero ideologie di per sé e non mere espressioni dell'ateismo non è forse dimostrato dal fatto che si combatterono tra di loro accanitamente, e che la Chiesa e gli Alleati (governati da credenti) si schierarono dalla parte dell'uno contro l'altro?".

    1. La prima affermazione non dimostra nulla, non è che se due atei litigano significa che allora non sono atei.
      Il nazismo o il comunismo non erano certo guerre di religione o di ateismo... Poi, finchè non dimostri con dati attendibili (in questo caso storici) che la Chiesa si schierò apertamente col nazismo o col comunismo, non sei credibile. Anzi se vai a cercare troverai il contrario, se vuoi te lo dimostro io...

  • "Il punto è se si sia ucciso più per diffondere una religione o per diffondere l'ateismo (vedi varie guerre religiose)".

    1. Su questo punto ti dò ragione: l'ateismo non ha mai ucciso nessuno per diffondere l'ateismo. Però, come dice Augusto del Noce (famoso politologo e filosofo), per gli atei: "alla liberazione religiosa si sostituisce la liberazione politica. Il problema del male viene trasposto dal piano psicologico e teologico a quello politico e sociologico".
      (Augusto del Noce, Il problema dell'ateismo)
      Quindi gli stermini non furono per diffondere l'ateismo ma, poggiando tutto sulla liberazione politica, fu l'ateismo ad essere cultura motivante per la guerra. Leggi lo statuto fascista: "Tutto è nello stato e nulla di umano e di spirituale esiste, e tanto meno ha valore, fuori dello stato". (Giovanni Gentile, -famoso politologo- La Dottrina del fascismo, 1932")
      Se tutto è nello stato, tutto bisogna fare per affermare ed imporre lo stato..come si afferma uno stato? Con la guerra.
      E' vero anche che le guerre religiose, purtroppo, sono anch'esse fonte di morti.
      Ma mai è stato imposto con la violenza il Dio cattolico, semmai è vero che fondamentalisti di altre religioni hanno usato e usano violenza per il proselitismo. Le guerre di religione sono ancora più assurde delle guerre per il potere politico! C'è da dire che i fondamentalisti (cioè chi prendono un particolare della religione, ingigantendolo, sono però ritenuti distanti dalla religione dagli stessi credenti moderati e dalle stesse autorità religiose. Vedi, per esempio, cosa dicono gli islamici moderati (guarda sul sito di Magdi Allam -ex islamico moderato-)di chi compie le "guerre sante". Quindi è ancora una volta la poca religione che porta alla guerra e non il contrario.
      Conclude ricordando a Censor che se vuole dimostrare il contrario non basta che continui a postare il suo commento e le sue opinioni (che a quanto ho capito non provengono da una gran cultura, ma occorre che smentisca gli storici che ho citato attenendosi ad altrettanto materiale storicamente attendibili.