lunedì 2 novembre 2009

Perché il Cristianesimo non è un'Idolatria Politesita

  • Tesi dell'ateismo:
    "Il cristianesimo di oggi è nei fatti una idolatria politeista"
    (Odifreddi, Il vangelo secondo la scienza, Einaudi Torino 1999, pag. 21).

    Odifreddi parla di cristianesimo di oggi riferendosi all'alto numero di Santi e Patroni a cui il popolo si rivolge. Ma tacciare il cristianesimo di idolatria politesita per il culto dei santi è ormai un luogo comune degli atei. Denota una profonda ignoranza sull'argomento che pretendono di giudicare.

  1. Dimostrazione storica: Fin dal tempo del secondo Concilio di Nicea (787 d.c.) si distinse tra "adorazione" e "venerazione". L'adorazione è dovuta solo a Dio, mentre si venerano la Vergine Maria e i Santi. Il numero dei Santi aumenta poichè il tempo trascorre e la gente sente sempre più queste persone come testimoni di vera umanità da imitare e da venerare (probabilmente a causa della disumanità e dell'aridità che l'ateismo ha portato nel '900). Ma essi non sostituiscono affatto Dio, portano direttamente a Lui.

  2. E' ormai troppo semplice smentire gli atei moderni (bei tempi di dialogo quando c'era Nietzsche!) perchè le accuse vengono apportate non come conseguenza di un attento e obiettivo studio esegetico della Bibbia, o della storia del cristianesimo o della concezione dell'uomo, ma, citando un grande uomo di storia, "senza alcun senso storico e senza la minima cognizione dei processi di formazione e dei criteri di interpretazione dei testi, come un rozzo e provocatorio pamphlet, nel quale si spande a piene mani livore antireligioso e anticattolico" ( prof. Giorgio Jossa, uno dei più stimati storici italiani, Il cristianesimo ha tradito Gesù? Carocci, Roma, pag.13-18).