venerdì 30 ottobre 2009

Perché la Fede non nasce dalla paura della Morte

  • Tesi dell'ateismo:
    La fede, il credere in Dio, è una risposta irrazionale dell'individuo alla consapevolezza della morte.
    "La fede in Dio costituisce soltanto una difesa consolatoria contro la morte dei propri cari e l'angoscia per il nostro destino di mortali tramite l'invenzione di un "aldilà" inesistente.". (Mainardi, presidente onorario della UAAR-Unione Atei Agnostici Razionlisti, in L'animale irrazionale, pag. 3; 137-138)
  1. La tendenza a bollare la fede cristiana come prodotto dell'ansia degli individui generata per esorcizzare la morte è uno dei temi più abusati dell'ateismo, che ha visto il celebre psicanalista Sigmund Freud uno dei più convinti sostenitori (vedi Totem e tabù, Newton Compton, Roma 1993). Mainardi parla poi della fede come equivalente ad un sentimento o sforzo, e invece non è affatto così: la fede è un metodo di conoscenza dell'uomo (anzi, è il metodo di conoscenza più utilizzato), per cui non è irrazionale ma totalmente ragionevole. La fede, il fidarsi di qualcuno non è affatto irrazionale se questo qualcuno è un testimone credibile. (vedi qui.)
    Quella di Mainardi è una tesi, quindi, non originale e anche affrettata poichè pretende di giudicare la fede, senza sapere cosa essa sia. Avendo però avuto un discreto successo, val la pena prenderla in considerazione.
  • Dimostrazione sintetica della non veridicità della tesi.
  1. La fede non è una creazione dell'uomo perchè è un metodo di conoscenza che l'uomo utilizza: l'uomo conosce fidandosi di altri (pensate alla storia...)
  2. La fede in Dio non è creata dall'uomo come reazione di paura alla morte perchè la fede in Dio nasce dopo un fatto storico.
  3. Come nasce la fede? La fede nasce all'esterno dell'uomo, cioè esso si "fida" di un fatto che è avvenuto 2000 anni fa, (così come si fida dei fatti legati a Giulio Cesare, anch'esso vissuto 2000 anni fa): un Uomo ha vinto la morte.
  4. La presenza e la resurrezione di Gesù sono documentate da tantissime fonti cristiane e non, prodotte da chi ha preso parte direttamente agli eventi e dagli gli storici di allora (vedi link in basso). Le fonti cristiane sono assolutamente attendibili storicamente (vedi link in basso).
  5. Un'altra dimostrazione è che la morte non è vero che smette di far paura dopo aver riconosciuto Dio. La morte rimane comunque paurosa come reazione istintiva, ma viene sconfitta, lenita, ("Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?") appena si riporta l'attenzione e la fede a quell'Uomo che è risorto e ha affermato che chiunque crede in Lui sarà accolto dal Padre allo stesso modo.
  • Eventuale contro-risposta
  • Mainardi potrebbe replicare: "Bhe, ci si sta basando su qualcosa che è avvenuto 2000 anni fa. E in fondo non si sa neanche se sia avvenuto".

    1. Niente di più sbagliato. Come mai Mainardi crede ciecamente che sia esistito Giulio Cesare? Perchè si fida della storia e dei documenti che essa ha prodotto su di lui. Perchè non si fida che Gesù sia esistito? Forse perchè non potrebbe più vendere i suoi libri.
      Tantissime fonti cristiane e non cristiane (spesso polemiche con i cristiani, e questo dimostra la loro presenza) prodotte dagli storici di allora, come: Celso, Porfirio, Luciano, Giuliano l’Apostata, Eusebio ecc..sono in nostro possesso e testimoniano l'effettiva reale presenza di Gesù nella storia. Inoltre, Wikipedia alla voce "storia" dice: "Per meglio comprendere il mondo antico le due principali strade percorribili dagli storici sono: le fonti non scritte, studiate dall'archeologia, e le fonti scritte: documenti ed opere letterarie. Le fonti non scritte, e quindi reperti archeologici, sulla effettiva validità storica dei Vangeli, ce ne sono sempre di più, basta guardare le scoperte dei recenti scavi a Gerusalemme che non fanno altro che attestare ciò che è scritto nel Nuovo Testamento (ricostruzione dei luoghi ecc...). Documenti originali del Nuovo Testamento sono stati ritrovati a Qumran e indovinate a quando risalgono? I secolo d.C.
  • Dimostrazione scientifica della non veridicità della tesi.

    1. Gli elementi psicologici e adattativi, i benefici psicologici della religiosità non dimostrano di per sè la sua infondatezza. Anzi, la teoria di sempre più psicologi è quella che l'anelito alla fede religiosa è costitutivo dell'essere umano, proprio perchè il bisogno di credere in Dio risulta presente dalla nascita in ciascun individuo della nostra specie, tanto quanto la necessità di nutrirsi (vedi ad esempio: "Psicologia della religione con antologia dei testi fondamentali, Città Nuova, Roma 2001"). Diventa perciò implicita la presenza di un Ente trascendente in grado di giustificare l'imperfetta natura umana.
    2. Lo psicologo evoluzionista inglese Barrett si chiede: "Perchè Dio non avrebbe dovuto disegnarci in modo tale da farci considerare la fede nel divino un fatto naturale, presente originalmente nell'uomo?
      La semplicità di questo psicologo è disarmante. Infatti afferma ancora: "Anche se la scienza riuscisse a dare una spiegazione convincente sul perchè io credo che mia moglie mi ami, non certo per questo dovrei smettere di credere che ella davvero mi ami". (Dulls, Dio e l'evoluzionismo. Vita e pensiero, Marzo-Aprile 2008, pag.73)Come dargli torto?
    3. Allo stesso modo, se la psicologia ed eventuali scienze riescono a fornire una spiegazione naturalistica del perchè si crede in Dio, di sicuro non per tale ragione diventa insensato e non più giustificato credervi. Il bisogno del divino può essere a buon diritto interpretato (ed è stato effettivamente interpretato) come la griffe del Creatoree impressa nella coscienza stessa della sua creatura.
  • Qui: documenti storici e le fonti che attestano l'effettiva presenza di Gesù nella storia.
  • Qui: la provata storicità dei Vangeli.


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