domenica 10 gennaio 2010

Peter Singer: ateismo e infanticidio

La concezione orgogliosamente ateistica della vita porta a considerare la realtà come la tragedia della casualità, dell'ingiustizia e del non senso.

C'è chi resiste in modo frustrato e aggressivo e chi arranca nel suo nichilismo gaio. Ma molti non reggono questa depressione razionale e questo spiega perchè il numero degli atei suicidi è altissimo.
Lo dimostra uno studio del dipartimento di Psichiatria dell’Università del Manitoba, ripreso in un articolo del La Stampa, vedi qui.

Qualche illustre e orgoglioso ateo però preferisce pensare agli altri invece che a sè e da anni sta promuovendo l'infanticidio. Pensate che io stia scherzando?

Peter Singer
Valutiamo quello che sta sostenendo attualmente l'ateo bioeticista e convinto animalista Peter Singer. L'illustre intellettuale laico vuole disfarsi dell'eredità ebraico-cristiana e afferma:

"Nè un neonato nè un pesce sono persone, uccidere questi esseri non è moralmente così negativo come uccidere una persona"
(Singer, Ripensare alla vita, Il Saggiatore 1996, pag. 20)

Altre citazioni da un'intervista apparsa sul Foglio dell'11/03/2008 (trovate il link a fondo pagina):.

"Il feto non ha autocoscienza e alcun senso della propria esistenza nel tempo. Non può sperare, non sa cosa sia il futuro. Per questo non ha diritto alla vita. Non penso che l’uccisione di un feto o di un bambino sia moralmente equivalente con l’uccisione di un essere razionale e autocosciente".

"Anche se il bambino potrà avere una vita senza eccessiva sofferenza, come nel caso della sindrome di Down, ma i genitori pensano che sia un peso eccessivo per loro e vogliono averne un altro, questa può essere una ragione per ucciderlo"

"E' un diritto ragionevole lasciar morire i malati neurovegetativi perchè essi sono simili agli infanti disabili, non sono esseri coscienti, razionali, autonomi, la loro vita non ha valore intrinseco, il loro viaggio è arrivato alla fine".

"La morte del feto e del bambino è una tragedia per i genitori, non per il feto o il bambino".

"L’aborto a nascita parziale, quando il medico in fase ultima della gravidanza uccide il bambino aspirandone il cervello, è un metodo da praticare per rispettare la volontà della donna che vuole interrompere la gravidanza".

"Dobbiamo squarciare il velo sui conflitti con l’etica tradizionale, compresa la proibizione dell’uccisione della vita umana innocente quando ci sono circostanze in cui farlo può essere la miglior cosa da fare".

"Molti anni fa, nel 1994, proposi di fare eutanasia fino a un mese dalla nascita. Oggi penso che non dovremmo porre alcun limite temporale. Più aspettiamo più cresce il legame fra il bambino e i genitori, quindi l’eutanasia deve essere eseguita prima possibile".

"Se si vuole un altro figlio, è giusto eliminare quello Down"

"I feti, i neonati e i menomati cerebrali non hanno diritto alla vita"

"L’aborto è omicidio. E’ l’eliminazione di un bambino. Ma non significa che non sia moralmente giustificato".

"Anche se il bambino potrà avere una vita senza eccessiva sofferenza, come nel caso della sindrome di Down, ma i genitori pensano che sia un peso eccessivo per loro e vogliono averne un altro, questa può essere una ragione per ucciderlo"

"Da un punto di vista complessivo uccidere il neonato emofiliaco non è l’equivalente morale di uccidere una persona. La perdita di una vita felice da parte del primo bambino è superata dal guadagno di una vita più felice da parte del secondo. Di conseguenza, se uccidere il bambino emofiliaco non ha conseguenze negative per altri, da un punto di vista complessivo, sarebbe giusto ucciderlo"

"Una questione è se il bambino appena nato abbia lo stesso diritto alla vita di un adulto. Il neonato disabile deve essere ucciso prima possibile, perché poi si sviluppa un legame troppo forte tra la madre e suo figlio"

"Perché limitare l’uccisione dentro il corpo della donna? E’ ipocrita far abortire all’ottavo mese e non consentire l’eutanasia neonatale"

"Non dobbiamo essere contro l’eutanasia solo perché la praticarono i nazisti. Io voglio ridurre la sofferenza"

"I feti, i bambini appena nati e i disabili sono non-persone, meno coscienti e razionali di certi animali non umani. E’ legittimo ucciderli"

Riassumendo.
Questo pazzo ateo ritiene che "persona" non equivalga ad "essere umano". Eleva in questo modo i cani, gli elefanti ed i maiali allo status di persone, sulla base del fatto che sarebbero autocoscienti. Allo stesso tempo non avrebbe problemi ad uccidere (con il consenso dei genitori) coloro che presentino disabilità cognitive, come la diffusissima sindrome di Down e tutti i nuovi nati (anche sani), perché essi mancherebbero di caratteristiche rilevanti come l'autocoscienza del tempo e la capacità di ragione.

Ma i disabili cosa dicono del nuovo Mengele?
Nel 1999 decine di disabili hanno manifestato davanti all’ingresso della Nassau Hall, all’Università di Princeton perché il neonazi Peter Singer ha assunto la direzione della cattedra di bioetica. Tuttora i disabili lo chiamano il nuovo Jeremy Bentham e lo definiscono "l’uomo più pericoloso del mondo".

La disabile Diane Coleman, fondatrice di Not yet dead (non ancora morti) che aveva per anni manifestato contro Jack Kevorkian fuori dai tribunali scrivendo articoli dal titolo: "Noi amiamo i nostri tubi per mangiare, respirare e orinare (vedi qui), ha scagliato un nuovo anatema contro Singer : "Nessuno deve dimostrare di essere persona".

E lui come risponde?
"Viviamo in democrazia, ognuno ha diritto alla critica"

Altre reazioni alle sue tesi
Il congressman repubblicano Steven Forbes ha scritto una lettera al rettore di Princeton, Harold Shapiro, in cui evoca il programma di eugenetica nazista e chiede la revoca dell’incarico a Singer.

Il Wall Street Journal ha paragonato Singer al segretario di Hitler, Martin Bormann:
"Ci chiediamo cosa impedisca a Princeton di arruolare un nazista o un giapponese che non vedeva nulla di sbagliato negli esperimenti sui prigionieri di guerra"

Anche l’ateo pro life Nat Hentoff ha chiesto nei suoi editoriali di cacciare quel "professore dell’infanticidio" dall'università.

Un deputato del congresso disse che la nomina equivaleva a "mettere Josef Mengele a capo della bioetica"

Il professor David Oderberg ha addirittura affermato che "per nulla al mondo accetterei di comparire in una pagina di un quotidiano con Singer".

C'è da dire però che è sempre stato un tormentone delle società "senza Dio" il voler decidere chi è "persona" e chi non lo è, eliminando coloro che non rientravano nei canoni della cosidetta umanità.
Non serve andare lontano nel tempo, basta leggere le notizie che arrivano dalla Cina ateo-comunista: vedi qui, qui e qui.

A noi sembra una cosa naturale che ogni essere umano abbia diritti inviolabili, questo perché, volenti o nolenti, siamo segnati dal passaggio di Gesù di Nazareth su questa terra.
E' con Lui che nessun essere umano può più essere "sacrificato".

L'enciclopedia Deagostini lo conferma:
"Fu il cristianesimo a introdurre concetti diversi sull'infanzia, tra cui la condanna dell'infanticidio e l'idea dell'innocenza dell'infanzia", vedi qui.

Ma anche numerosissimi intellettuali atei lo ammettono:
"Se andiamo prima del cristianesimo, ai tempi dei Greci e dei Romani, troviamo che l'appartenenza alla specie Homo Sapiens non era sufficente a garantire la protezione della propria vita. Non c'era rispetto per le vite degli schiavi o degli altri "barbari"; e anche tra gli stessi Greci e Romani, i neonati non avevano un automatico diritto alla vita. I neonati deformi venivano uccisi esponendoli alle intemperie sulla cima di una collina. Platone a Aristotele pensavano che lo Stato dovesse imporre l'uccisione dei neonati deformi".
(Peter Singer, Etica pratica, Liguori 1989, pag. 82-83)

Un altro filosofo laico, Richard Rotry, sostiene:
"Se si guarda a un bambino come a un essere umano, nonostante la mancanza di elementi relazionali sociali e culturali, questo è dovuto soltanto all'influenza della tradizione ebraico-cristiana e alla sua specifica concezione di persona umana".
(Rotry, Objectivity, Relativism and Truth. Philosophical Paper, Cambridge 1991)

E' con Gesù che anche i bambini diventano persone. Nei Vangeli è evidente la struggente commozione verso loro, anzi addirittura sono l'esempio da cui imparare la povertà di cuore, la semplicità: Mc. 5,41, Mt. 18,6, Mt. 18,2, Mc. 10,13-14, ecc...

L'ateo Corrado Augias afferma:
"Non si può apprezzare la forza delle parole di Gesù verso i bambini, se non si considera che i bambini, in una società contadina primitiva, erano nulla, erano non persone, proprio come i miserabili. Un bambino non aveva nemmeno diritto alla vita. Se suo padre non lo accettava come membro della famiglia, poteva benissimo gettarlo per strada e farlo morire, oppure cederlo a qualcuno come schiavo".
(Augias e Pesce, Inchiesta su Gesù, Mondadori 2006, pag. 90)

Anche il più grande nemico del cristianeismo, l'ateo Friederich Nietzsche, vedeva di buon occhio l'eliminazione fisica dei bambini disabili:
"L'individuo fu ritenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si potè più sacrificare. Ma la specie umana sussiste solo grazie a sacrifici umani! E questo pseudoumanesimo che si chiama cristianesimo, vuole giungere appunto a far si che nessuno venga sacrificato".
(citato da Renè Girard in Vedo Satana cadere come la folgore, Adelphi, Milano 2001, pag. 228)

E' l'ateismo nazista che praticò l'eugenetica nazista. Citando Wikipedia:
"L'eugenetica nazista ha come fine il miglioramento della razza mediante l'eugenetica. In particolare essa era mirata a quanti furono identificati come "vite di nessun valore": devianti, degenerati, ritardati e persone con difficoltà di apprendimento, malati mentali, religiosi, deboli ecc. L'Aktion T4 fu il programma nazista di eugenetica che prevedeva la soppressione o la sterilizzazione di persone affette da malattie genetiche, inguaribili o da più o meno gravi malformazioni fisiche". (vedi qui e qui).


Conclusione
La concezione atea-dogmatica della vita è molto pericolosa.
La storia e l'attualità insegnano. Lo si vede da quello che sta accadendo sotto la dittatura atea-comunista cinese, vedi qui e da tutto quello che è accaduto sotto tutte le dittature atee-comuniste: Russia, Cambogia, Bielorussia, Albania ecc..., vedi qui l'articolo apposito.

Concludo con una frase di Henri De Lubac, filosofo e cardinale del XX secolo:
"Non è vero che l’uomo, come sembra talvolta si dica, non possa organizzare il mondo terreno senza Dio. È vero però che, senza Dio, non può alla fin dei conti che organizzarlo contro l’uomo".
(De Lubac, Il dramma dell’umanesimo ateo, Jaka Book).

Per approfondire e verificare:
Parla Peter Singer, guru dell'aborto eugenetico e dell'infanticidio, Il Foglio (vedi qui un link alternativo).
Le persone disabili hanno paura di Peter Singer, di Giampiero Griffo membro dell'esecutivo mondiale di Disabled Peoples' International.
Noi amiamo i nostri tubi per mangiare, respirare e orinare, "Not Dead Yet" (non ancora morti, associazione di disabili americani che lottano contro l’eutanasia)
E i disabili cosa dicono?, Carlo Bellieni, Neonatologo.
Meglio dieci tombe che una nascita in più, Sandro Magister.