Risposte: Gesù non è la copia della divinità Horus

Ringrazio per i commenti positivi ricevuti e mi concentro esclusivamente su quelli negativi. L'articolo di riferimento è:
Gesù non è la copia della divinità Horus.

• L'utente Il Censore mi chiede: "A parte Giuseppe Flavio, mai nessuno storico contemporaneo a Gesù ha affermato la sua esistenza, e le due testimonianze di Giuseppe Flavio sono state messe in dubbio"..
  
  
  1. L'appunto è chiaramente errato, poichè molti altri storici contemporanei ai fatti hanno lodato, parlato, nominato, accennato, beffeggiato e schernito Gesù e gli apostoli. Ne parlerò presto in articoli che pubblicherò. (Per ora riferirsi qui e qui)
     
     Rispetto ai dubbi sulla testimonianza di Giuseppe Flavio ho scritto un articolo apposito (vedi qui).

• Inoltre afferma che gli storici citati non sono attendibili poichè nati anni dopo Cristo, e dice: "di storici contemporanei che parlano di Gesù resta solo Giuseppe Flavio, e le sue fonti sono dubbie".
  
  
  1. Quindi Svetonio (70-126), Epitteto (50-120), Adriano (76-138), Plinio (23-79) ecc.. non sarebbero attendibili perchè non contemporenei?
     Nascere 20/30 anni dopo Gesù, rispetto ai secoli della storia, vuol dire essere contemporanei, non ai fatti, ma generazionalmente, secolarmente.
     E' assurdo affermare che storici professionisti come Tacito (55-117) non siano attendibili (ricordo che molti ne parlavano male definendoli sovversivi all'impero, per cui non erano certo di parte) poichè nati 20 anni dopo la morte di Cristo. Molti di loro, inoltre, parlano del Cristianesimo (e non sempre di Gesù), e questo era a loro strettamente contemporaneo.
     Ad esempio Giolitti o san Riccardo Pampuri morto 80 anni fa, sono ritenuti a noi, di fronte ai secoli della storia, culturalmente contemporanei e gli storici attuali non hanno dubbi su di loro. Anzi di san Riccardo possono affermare con certezza verità sui suoi miracoli grazie a reperti recentissimi e interrogando persone a lui collegate ancora vive ecc..., la stessa cosa era per Tacito, anzi lui era lontano da Cristo soltanto 25 anni. Questa ridicola distanza rende uno storico inattendibile?
     
     

• Recentemente è tornato ad insistere dicendo: "Lo storico nato dopo i fatti lo rende non testimone degli stessi, lo allontana dai testimoni di prima mano, e infine mostra come la catena di passaggi dell'informazione tra testimoni e Tacito sia piuttosto lunga (rispetto a quanto fatto intendere)"
  .
  1. Nascere dopo 20 anni dai fatti vuol dire essere lontano dai testimoni? I testimoni diretti erano ancora quasi tutti viventi, non c'è nessuna catena di passaggi.
     Non vedo come si possa sostenere che uno storico di professione possa avere difficoltà a risalire correttamente a fatti accaduti venti anni prima.
     Forse non saprà chi è Giorgio Vasari.
     E' il padre della storia dell'arte (credente, un caso?) ed è la fonte primaria ed insostituibile per le biografie di artisti nati anche 200 anni prima (Cimabue, Giotto).
     Alcune cose le sappiamo solo grazie a lui e sono prese assolutamente per vere. 200 anni prima e non 20 come nel nostro caso.
     
     Ora che non può più ritenere inattendibili questi storici, il passo che la aspetta è quello di screditare quello che dicono. La aspetto!

• Alla fine mi chiede: ""Poi vorrei chiederle un'opinione su Apollonio di Tiana e le similitudini tra la sua vita e quella di Gesù".
  
  
  1. Certo, ho scritto un articolo apposta! (vedi qui)
     Una raccomandazione: prima di controbattere anche a questo articolo si informi accuratamente da fonti attendibili e usi correttamente i significati delle parole.
     
     La ringrazio comunque per il dialogo serrato che è nato che fa di lei una persona aperta, curiosa e informata e permette a me di approfondire la mia fede, le mie tesi e le mie fonti.

• Riccardo consiglia un riferimento interessante sul Testimonium Flavianum, che conferma e approfondisce quanto detto. (vedi qui)
  Inoltre riporta altre fonti da cui attingere documenti che attestino la storicità di Gesù. (vedi qui).