domenica 28 febbraio 2010

Gli atei insultano e si allontanano dal loro paladino Richard Dawkins

Recentemente avete provato a visitare il forum di Richard Dawkins (questo è il link)?.

Come chi è Richard Dawkins??
E' il paladino attuale dell'ateismo gaio, nichilista e folkloristico (come l'ha chiamato di recente mons. Gianfranco Ravasi).
Si, il figlioccio dell'ex padrino dell'ateismo Antony Flew, che ora si è però convertito e ha scritto un bellissimo libro, There's a God, in cui racconta come la sua conversione sia scaturita proprio dagli studi scientifici.


La scienza piegata a sostengno di affermazioni filosofiche.
Dopo aver subito istericamente la conversione del suo maestro, Dawkins ha pubblicato una serie di libri infarciti di teorie filosofiche e anti-teologiche che niente hanno a che fare con la scienza, al contrario di quanto lui sostiene.
Questo lo pensano i suoi colleghi, come per esempio il celebre atronomo e docente di storia della scienza ad Harvard Owen Gingerich, che nel suo libro Cercando Dio nell'universo, dice:
"Dawkins e gli evoluzionisti che rifiutano qualsiasi teleologia [cioè finalismo o progetto dell'universo] e che dichiarano il loro credo in una sorta di roulette cosmica, parlando di un universo assolutamente privo di scopo, non stanno presentando un fatto scientificamente dimostrato. Essi piuttosto, stanno difendendo le loro personali prese di posizione in ambito metafisico.
(Gingerich, Cercando Dio nell'universo, Lindau, Torino 2007, ISBN: 8871806867, pag. 79)

Come l'italiano Telmo Pievani e altri accaniti neodarwinisti, Dawkins combatte da anni per piegare le ipotesi scientifiche a conclusioni filosofiche, teologiche ed esistenziali, oltrepassando così il campo della scienza sperimentale.
Questo è un errore di metodo enorme, come già aveva avuto modo di sottolineare il grande chimico e biologo religioso Louis Pasteur quando, rivolgendosi a due imbevuti di positivismo come Comte e Littrè, accusava loro di essere "illusi" a causa del continuo tentativo di eliminare lo spirito religioso e la metafisica servendosi di postulati scientifici.


Le lacune dei suoi trattati e il continuo utilizzo del Caso come tappabuchi.
Se si leggono attentamente i libri di Dawkins ci si accorge, al contrario di come molti pensano, che non ha mai negato scientificamente Dio, semmai, nel suo libro più famoso, L'illusione di Dio", è arrivato a teorizzare:
"Dio è altissimamente improbabile" [...] oppure: "che non si possa dimostrare l'inesistenza di Dio è un fatto riconosciuto"
(Dawkins, L'illusione di Dio, Mondadori 2007, pag.60)

Su questa improbabilità di Dio e sulla statistica lui ha basato tutto il suo lavoro e le sue supposizioni. A volte si è messo in difficoltà da solo e, parlando dell'inizio dell'universo ha detto:
"I miei amici teologi sono tornati più volte sul punto che è più sensato postulare l'esistenza di qualcosa anzichè del nulla. Ci deve essere stata una prima causa di tutto e tanto vale darle il nome di Dio. Si, ho risposto, ma questo qualcosa deve essere stato semplice e quindi, comunque vogliamo chiamarlo, Dio non è il termine giusto".
(Dawkins, L'illusione di Dio, Mondadori 2007, pag. 157)

Il talebano di Darwin, stretto all'angolo, non può fare altro che giocare sui termini, sulle definizioni di Dio, scappando dal "problema dell'origine". Che lo si chiami Qualcosa o Qualcuno, Mente Superiore, Spirito Immenso (come diceva Einstein) Pippo, Francesco o Dio, si torna sempre al teismo...

Giunti al cuore del discorso, poi, compaiono numerose lacune. L'origine della vita diviene, poco scientificamente, un "colpo di fortuna" e più sotto aggiunge:
"Forse anche per altri passaggi successivi della storia evolutiva occorrono forti iniziezioni di fortuna con giustificazione antropica"
(Dawkins, L'illusione di Dio, Mondadori 2007, pag. 143)

Insomma: un origine dell'universo intelligente (ma guai a chiamarlo Dio), fortuna, iniezioni di fortuna, casualità...queste sarebbero le risposte del grande luminare?. Utilizza continuamente (gli esempi sarebbero infiniti), escludendo Dio a priori, il caso come tappabuchi. Interessante posizione scientifica...

Non sorprende infatti che nel 2008 sia andato in pensione ammettendo:

"Ho fallito, ho perso la mia battaglia per l'ateismo"

Da quando è in pensione però, dalla sua poltroncina e con la sua pipa in bocca, sta cercando di recuperare quel che non è riuscito a fare mentre era accademico a Oxford. Tutte le mattine, dopo una passeggiata col cagnolino e dopo una breve preghierina a san Charles Darwin, pensa intensamente a Dio cercando il metodo infallibile per sconfiggerlo.
Ha avviato anche un forum dove i suoi discepoli possono celebrarlo intervenendo e citando i suoi libri per confermare le loro opinioni antimetafisiche.


Gli insulti, la scissione e l'inizio della fine per Dawkins.
Ultimamente però qualcosa si è inceppato. Dawkins si è accorto dei continui insulti che dal suo forum venivano fatti ai credenti e ai cristiani e i rigurgiti tipici dei frequentatori, standardizzati sui quei 5 luoghi comuni, ampiamente smentiti e ridimensionati, come le Crociate, l'Inquisizione, la colonizzazione spagnola, Galilei e Giordano Bruno.

Ha voluto allora (forse pensando di diventare più credibile) moderare i suoi piccoli darwiniani avvertendo:
"Gli utenti sono da ora in poi pregati di presentare soltanto nuove discussioni che siano davvero rilevanti per la ragione e la scienza". (vedi qui)

Non lo avesse mai fatto! Il suo sito è stato sepolto da migliaia di messaggi di utenti registrati e anonimi arrabbiatissimi che lo accusano di essere un moralizzatore e un censuratore e annunciano di aver perso la stima e la fiducia.

Il Times riporta: "Uno scisma sembra essersi aperto all'interno della comunità atea che lo sostiene" (vedi qui)
Un ex fedelissimo di Dawkins ha scritto di essersi sentito ferito e sfrattato, come "chi torna a casa e trova le serrature cambiate. Il mio rispetto per il lavoro di Richard è ancora intatto, ma il mio rispetto per lui come una persona è a brandelli"

Qualcuno lo ha chiamato "deficiente assoluto", altri "ano di un topo in suppurazione". Gli atei più moderati gli hanno augurato di ricevere "una manciata di chiodi giù per la gola".

Peter Harrison, ex moderatore del sito, ha detto al Times:
"Un sacco di persone hanno perso rispetto e stima per Dawkins dopo questo, anche se io continuo a sostenere il lavoro che fa"

Dawkins stesso è, ancora una volta depresso, deluso e basito. Afferma:
"Anche alcuni di quelli che hanno un linguaggio più temperato stanno rispondendo alle modifiche proposte in un modo che è a dir poco isterico".

La notizia è apparsa anche sul Il Foglio, che termina spassosamente così:
"Povero Dawkins: una vita spesa a spiegare l’uomo come frutto dell’evoluzione e poi, in mezza giornata, i frutti più maturi e consapevoli di quel processo, i suoi devoti adepti, gli si rivoltano tutti contro, feroci e irragionevoli come tirannosauri.

Ma gli atei non erano quelli razionali, tolleranti, ecumenici, rispettosi, educati ecc...?
Probabilmente la frustrazione per trovarsi in minoranza anche in Inghilterra (patria del laicismo europeo) e per di più per non poter dare un senso alla loro esistenza produce questa assurda e pericolosa rabbia, che non può che non esplodere creando divisioni anche fra loro stessi.


Approfondimenti
L’ateista Dawkins, da risorsa del mondo razionale a “deficiente assoluto”, Il foglio.
Atei indignati perdono la fiducia in Dawkins, Il Times Online.
Richard Dawkins censura il web e i suoi colleghi atei, Il Telegraph.com