- L'amico Censore mi scrive: "La fede vuole che a scrivere la Prima lettera di Pietro sia stato, appunto, Pietro; la ragione vuole che a scrivere quella lettera non sia stato Pietro. Come concili queste due posizioni?" Avendo risposte e ragioni a tutto ciò che faccio, mi fa piacere dialogare.
- Innanzitutto rilevo una grossa lacuna rispetto al significato dei termini utilizzati: "la fede vuole attribuire...", la fede?
Al massimo il canone Cattolico...e poi ancora più assurdo, "la ragione vuole che a scrivere...", la ragione?
Si vede che c'è n'è poca! La storia, la scienza, l'archeologia, gli esegeti, gli studiosi ma non la ragione! - Poi, come al solito, noto una profonda ignoranza sull'argomento che si vuole contestare.
Il canone Cattolico (e non la fede) non dice che sia Pietro a scrivere la lettera, poichè nella lettera stessa è menzionato che a scriverla sia stato Silvano.
Si chiama lettera di inspirazione Pietrina.
(vedi qui il commento di un sito ufficiale).
La lettera non è scritta direttamente da Pietro (lo si dice nella lettera stessa), ma da Silvano (amico di Paolo e cristiano di cultura ellenistica) e si dirige alla seconda generazione dei cristiani. (In fondo metterò la bibliografia).
Era una cosa normale al tempo far scrivere ai propri discepoli. Comunque sinteticamente la maggior parte degli studi conduce al fatto che Pietro abbia indicato a Silvano i contenuti e, quest'ultimo li abbia ordinati e scritti. Per questo è definita "Lettera di Pietro".
E' infatti scritta in greco (non certo la lingua di Pietro) e lo stile utilizzato è ricco ed elegante (non certo quello di un pescatore) e altri motivi che il Censore mi fa notare nei suoi commenti, come: l'equazione Roma=Babilionia, attestata solo dopo il 70, dunque dopo la morte di Pietro, ecc.. - Il luogo di composizione è quasi certamente Roma, menzionata come Babilonia (5,13), secondo un uso politico e caro all'Apocalisse (che è troppo lungo da spiegare),e destinata ai cristiani perseguitati dell'Asia Minore.
- C'è da dire che gli studiosi sono ancora incerti sulla verità, ma comunque, stando ai contenuti, non cambia molto che la Lettera di Pietro sia stata scritta da lui o da un suo disepolo che riporta le sue indicazioni. Se fosse inventata poi, sarebbe stato controproducente e senza senso scrivere alla fine: "Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo un fratello fedele, esortandovi e attestandovi che la vera grazia di Dio è quella in cui vi trovate" (1Pietro5,12).(vedi qui)
- Infine faccio notare come chi vuole criticare non argomenti mai con fonti storiche attendibili (nonostante su questo argomento ci siano).
Facile screditare senza essere sostenuti da nessuna fonte...peccato che si è poco credibili. Un dialogo costruttivo si basa non su chiacchiere vane, ma esclusivamente su opinioni sostenute da fonti attendibili!
Bibliografia
- Wikipedia: che conferma, come al solito, quanto sostenuto.
- Il canone del Nuovo Testamento. Origine, sviluppo e significato, Paideia, Brescia 1997, Bruce Manning Metzger.
- Lettere di Pietro. Lettera di Giuda, Paoline Editoriale Libri, Mazzeo Michele.
- Lettere di Pietro, Giacomo e Giuda, Queriniana, Vanni Ugo.
- Le lettere di Giovanni e di Pietro. Ciclo di conferenze (Milano, Centro Culturale S. Fedele), EDB, Ravasi Gianfranco