domenica 21 febbraio 2010

1948, gli atei-comunisti al potere in Cecoslovacchia: disastro umano.

Il 20 febbraio 1948 (esattamente 62 anni fa) gli atei-comunisti, attraverso "il colpo di Stato di Praga", presero violentemente il potere.

Comunismo al potere, stato religiosamente laico-ateo-neutrale, insomma, per molti sembrava il paradiso in terra. Chissà quali benefici portò l'emancipazione dalla religione...vediamo un pò:

  1. "Da subito gli elementi dissidenti furono eliminati a tutti i livelli della società, inclusa la Chiesa cattolica. Crearono spaccature al suo interno istituendo associazioni filogovernative nella speranza di arrivare al distacco dal "nemico" vaticano. Quattro obiettivi: staccare la Chiesa dal Vaticano, dividere i vescovi tra di loro, dividere i sacerdoti dai vescovi e dividere il popolo dai sacerdoti.
    Il 21 marzo 1948 i comunisti nazionalizzarono tutti i beni ecclesiastici, conventi e chiese comprese"
    .
    (da: Bonaguro, Cecoslovacchia 1948. I comunisti al potere, Il Timone marzo 2008).

  2. "Una volta che il comunismo prese il potere in Cecoslovacchia (1948) la politica del governo si improntò verso drastiche riduzioni delle libertà dei cittadini e della democrazia.
    Gli elementi dissidenti con il regime furono eliminati a tutti i livelli della società, incluso quello religioso"
    (www.wikipedia/Cecoslovacchiasottoilregimecomunista.it)

  3. "Iniziò la purga delle forze di sicurezza cecoslovacche, sostituendo comunisti ai non comunisti. Venne introdotto il centralismo burocratico sotto la direzione del Partito Comunista"
    (da: www.wikipedia/storiadellacecoslovacchia.it).

  4. "L'economia era amministrata a livello centrale e pianificato, con il progetto dell'abolizione della proprietà privata del capitale e con la limitazione dei possedimenti a cinquanta ettari" (da: www.wikipedia/l'eracomunista.it)

  5. "Il territorio cecoslovacco si copre di campi di concentramento ispirati a quelli nazisti per epurare borghesi e reazionari e vendicarsi sui nazisti presenti sul territorio. I campi di lavoro forzato diventano legali e costituiscono lo strumento di base delle persecuzioni di massa attuate dal regime totalitario". (da: www.lager.it).

  6. "L'autonomia della Slovacchia fu eliminata"
    (da: www.wikipedia/l'eracomunista.it).

  7. "Nel 1949 fu istituito l'Ufficio per gli affari religiosi per controllare l'attività delle Chiese, i sacerdoti diventarono "dipendenti" che necessitavano del permesso per officiare messa. La stampa cattolica e le associazioni cattoliche vennero abolite. Gli atei-comunisti fondarono l'organizzazione dei "preti patrioti", dalle idee progressiste orientate al comunismo che venivano presentati al popolo come i veri preti del futuro. Nel giugno del 1949 fu espulso dal Paese il rappresentante della Santa Sede e vennero arrestati tutti i religiosi non allineati con il regime.
    Le suore, oltre diecimila, furono condannate in massa ai lavori forzati. Le chiese, i conventi, i monasteri, i seminari vennero chiusi"
    (da: Bonaguro, Cecoslovacchia 1948. I comunisti al potere, Il Timone marzo 2008.

  8. "Vi è un aumento del numero delle persone inviate a lavorare nei campi: in questo periodo l'abbassamento dell'età media degli internati cecoslovacchi è un dato di fatto innegabile: sono rinchiuse nei campi 13.400 persone (820 donne), di cui 3.600 (300 donne) nella sola Slovacchia. A Praga vi sono 1.631 internamenti decretati, a Brno 1.228, e a Ostrava 833. Il 17,7 % ha meno di ventun'anni." (da: www.lager.it).

  9. "La crescita industriale fu rapidamente sorpassata dal Giappone e dalla Repubblica Federale Tedesca ed eguagliata da Austria e Grecia"
    (da: www.wikipedia/storiadellacecoslovacchia.it).

  10. Nel 1950 si abolirono gli ordini religiosi, iniziarono una serie di processi-farsa contro semplici fedeli ed autorità ecclesiastiche che vennero condannati a pene esemplari. Fu internato l'arcivescovo di Praga, l'"intransigente" Josef Beran.

  11. "Il numero degli internati è salito a 25.000 circa.
    A Ostrava si è rinchiusi in un campo per infrazione alla disciplina del lavoro. Ogni ex detenuto reca sulla fedina penale l'indicazione della permanenza in un campo di lavoro forzato
    " (da: www.lager.it)

  12. Ricorda l'ex presidente Václav Havel: "Negli anni '50 nel nostro paese c'erano enormi campi di concentramento in cui si trovavano decine di migliaia di uomini innocenti.
    I cantieri però pullulavano di decine di migliaia di giovani entusiasti della nuova fede, l'ateismo, che cantavano inni al lavoro. Si torturava e si giustiziava, si fuggiva avventurosamente all'estero, si cospirava, e contemporaneamente si scrivevano poesie celebrative al dittatore"
    .

  13. "Nel 1950 in Cecoslovacchia vi erano 350 campi e prigioni speciali per una popolazione carceraria di 120.000 persone". Un ex internato, arrestato nel febbraio del 1949 all'età di ventitré anni, ricorda una sorta di casamatta senza finestre di 3 metri per 3 e mezzo, alta 1 metro e 70, dove si accalcavano più di 20 persone. "A turno, ci si avvicinava all'abbaino per riuscire a respirare."
    (da: www.lager.it)

  14. "Dopo numerose purghe il Partito Comunista denunciò 14 suoi leaders nel novembre 1952 e li condannò a morte.
    Gli oppositori vennero accusati di cospirazione per poter espellerli dalle posizioni di potere. Vennero effettuati arresti in larga scala per chiunque avesse avuto contatti con l'Occidente, con gli ebrei e con i borghesi nazionalisti slovacchi

    (da: www.wikipedia/storiadellacecoslovacchia.it).

  15. "L'11 luglio 1960 entra in vigore la nuova costituzione. Nella sfera religiosa, era ufficialmente promosso e insegnato l'ateismo".
    (da: www.wikipedia/repubblicasocialistacecoslovacca.it)

  16. "La nazione fu caratterizzata dall'assenza della democrazia e dalla relativa arretratezza economica in confronto all'Europa occidentale, anche la la sua economia rimase più avanzata degli stati del blocco orientale"
    (da: www.wikipedia/repubblicasocialistacecoslovacca.it)

  17. All'inizio degli anni sessanta l'economia della nazione divenne pericolosamente stagnante. Il tasso di crescita industriale era il più basso dell'Europa orientale.

  18. "Gli anni '70 videro l'ascesa del movimento dissidente in Cecoslovacchia, grazie anche ai cristiani come Havel. Il movimento venne bandito e addirittura molti imprigionati".
    (da: www.wikipedia/repubblicasocialistacecoslovacca.it

  19. "I mass media erano controllati dal Partito Comunista.
    Era proibita la proprietà privata di qualsivoglia società di trasmissione o di comunicazione, anche se le chiese ed altre organizzazioni pubblicarono alcuni periodici e giornali. Anche con questo monopolio dell'informazione, tutte le pubblicazioni erano visionate e corrette dall'Agenzia per la Stampa e l'Informazione del governo"

    (da: www.wikipedia/repubblicasocialistacecoslovacca.it


  20. Ricorda l'ex-presidente cristiano Václav Havel:
    "Il febbraio 1948 gettò il paese nella sciagura. Il putsch comunista privò i cittadini delle libertà, fu causa di innumerevoli disgrazie e di tragedie personali, per un'intera epoca significò la fine della speranza nello sviluppo democratico della repubblica, fu l'inizio della rovina generale e della devastazione economica del nostro Stato".


Dopo tutto questo sapete cosa dice l'emancipato Raffaele Carcano (presidente della UAAR)?
Dalla sua seggiolina si compiace che la Cecoslovacchia abbia ancora rimasugli di comunismo e sia rimasta in gran parte atea (guarda qui).

Non si può non ripetere quel che scrisse il grande Chesterton:
"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa".
(Chesterton, Ortodossia, 1908)

Fonti per verificare
Storia della Cecoslovacchia - l'era comunista - Wikipedia
Repubblica socialista cecoslovacca (1960-1990) - Wikipedia.
Cecoslovacchia 1948. I comunisti al potere - Bonaguro, Il Timone, marzo 2008.
Per gli ebrei continua la vita nei campi in Cecoslovacchia - Lager.it
Jean Beran, storia dell'arcivescovo "dissidente" del regime - Wikipedia.