giovedì 6 dicembre 2018

Un rotolo con il Rosario risalente all'epoca della persecuzione cristiana giapponese

Cristianesimo in Giappone. E’ stato scoperto un rotolo relativo al periodo della persecuzione in cui compaiono immagini della vita di Cristo contemplate durante la recita del Rosario, l’unico strumento che trasmise la fede tra le generazioni di cristiani clandestini.

Il museo Sawada Miki Kinenkan di Oiso (Giappone), ha reso noto un documento che potrebbe far luce sulla storia del cristianesimo nel paese asiatico. Secondo gli esperti, il documento risale al cosiddetto periodo Azuchi-Momoyama, che corrisponde grosso modo alla fine del 16° secolo, quando i cristiani erano vittime di persecuzione.
Si tratta di un rotolo di carta sul quale compare una serie di disegni ad inchiostro che rappresentano i misteri gioiosi, dolorosi e gloriosi che si contemplano nella preghiera del Rosario. I personaggi dipinti indossano abiti tradizionali hakama, i pantaloni tradizionali giapponesi dell’epoca. I test effettuati con il metodo del radiocarbonio hanno confermato la data che compare scritta: “1592 anni dalla sua nascita”, in riferimento alla natività di Cristo.
Siamo nel periodo della persecuzione cristiana giapponese. La storia cristiana in Giappone è iniziata con San Francesco Saverio e i suoi fratelli gesuiti nel 1549, i quali evangelizzarono i popoli che incontrarono e diedero avvio alla prima comunità cristiana. Si stima che verso la fine del 1500 vi fossero oltre 200mila cristiani in Giappone, tra cui diversi daymios, i signori feudali giapponesi.
Con l’ascesa al potere di Toyotomi Hideyoshi, tuttavia, iniziò la persecuzione. Con la scusa di combattere...