lunedì 8 ottobre 2018

Margaret Boden sull'unicità dell'uomo, la coscienza e i computer

Le discussioni sull’intelligenza artificiale (IA) spesso suggeriscono che se si continua ad aumentare l’IA debole -la capacità delle macchine di elaborare informazioni e risolvere problemi- ad un certo punto avremo un’intelligenza artificiale forte, ovvero la capacità di pensiero indipendente. Cioè, se potenziamo i nostri computer alla fine emergerà la coscienza.
Ma davvero arriverà un giorno in cui i computer saranno indistinguibili da un agente umano intelligente? Le cose non sono così semplici. Innanzitutto, come ha spiegato il filosofo John Searle, dell’Università della California, attraverso il suo famoso esempio della “camera cinese” (Chinese Room Argument), i computer altro non fanno che trovare soluzioni a seconda delle informazioni che l’uomo.

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https://www.uccronline.it/2018/10/08/la-coscienza-nei-computer-e-lunicita-umana-un-mistero-filosofico-e-scientifico/