
E' un campo interamente scientifico e su cui l'astrobiologia ha la prima e l'ultima parola, tuttavia teologi e persone di fede da tempo stanno riflettendo sulle conseguenze religiose della eventuale scoperta di altre forme di vita nell'Universo. Per molti, l'esistenza stessa delle attuali religioni ne risulterebbe gravemente minacciata. Ma le cose non stanno così.
Il direttore della Specola vaticana, l’astronomo gesuita statunitense Guy Consolmagno, ha infatti spiegato: «L’idea che nello spazio ci siano altre forme di vita intelligente non è in contrasto con il pensiero tradizionale cristiano. Per noi credenti, lo studio dell’universo è una meravigliosa avventura che ci riempie di stupore. Non possiamo pensare che Dio sia così limitato da aver creato esseri...
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