lunedì 21 marzo 2016

in Olanda e Oregon chi accede all'eutanasia soffre di curabile depressione

DepressioneIl tema dell’eutanasia, e in più in generale del “fine vita”, è molto delicato e dibattuto per le sofferenze personali che sono in gioco e per le possibili ideologie retrostanti.
La morale cattolica è sobria e chiara e in linea col comune buon senso: come l’uccisione di qualunque persona innocente, “il mettere fine alla vita di persone handicappate, ammalate o prossime alla morte”(cioè l’eutanasia o suicidio assistito) è una cosa “moralmente inaccettabile” (CCC 2276 ). D’altro canto, quando un malato in stato di sofferenza cronica è sottoposto a procedure mediche che sono “onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi” (CCC 2278, il cosiddetto“accanimento terapeutico”), può essere legittima l’interruzione delle cure, accompagnando la morte naturale con sedazione terminale.
Negli ultimi anni in alcune nazioni sono state promulgate leggi che permettono l’eutanasia, all’interno del più ampio quadro della cosiddetta“cultura dello scarto”, più volte denunciata dai papi recenti (942 ricorrenze sul sito del Vaticano). Una nazione che rappresenta

http://www.uccronline.it/2016/03/21/nuovo-studio-chi-accede-alleutanasia-legale-soffre-della-curabile-depressione/