martedì 8 dicembre 2015

Papa Francesco: «misericordia è anche ammonire il peccatore e correggere chi sbaglia» | UCCR

Francesco porta santa«È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale»ha scritto Papa Francesco aprendo il Giubileo della misericordia«In base ad esse saremo giudicati: se avremo dato da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete. Se avremo accolto il forestiero e vestito chi è nudo. Se avremo avuto tempo per stare con chi è malato e prigioniero (cfr Mt 25,31-45). Ugualmente, ci sarà chiesto se avremo aiutato ad uscire dal dubbio che fa cadere nella paura e che spesso è fonte di solitudine».
Aiutare l’uomo ad uscire dal dubbio, dice Francesco, è dunque un’opera di misericordia verso gli uomini stessi, affermare le ragioni della propria fede è un atto di carità, non certo di prevaricazione. I media rappresentano la “misericordia” come un buonismo zuccheroso ed invece vorremmo riportare il pensiero del Papa quando chiarisce questo grande equivoco, ricordando che misericordia non è sinonimo di arrendevolezza, di lassismo, di “sbagliato giudicare”. Tutt’altro, ha proseguito il Pontefice, bisogna «consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti». Tutto questo è e convive con la misericordia.
Occorre tuttavia una precisazione. Tutti abbiamo assistito questa mattina all’apertura della Porta Santa in Vaticano, durante la quale Francesco ha ricordato: «Dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua misericordia». Ovvero bisogna giudicare con misericordia, come atto di passione per il destino altrui. Non certo “non giudicare”! Anzi, ricorda il Papa, è giusto«ammonire i peccatori» ma il giudizio dev’essere ispirato da un amore all’altro. Certo,...


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