
Ma che legame c'è fra l'accanimento verso l'8x1000, e quindi verso i progetti missionari per il Terzo Mondo e la promozione di una giornata di memoria del grande naturalista Charles Darwin?
La risposta emerge probabilmente in una delle infinite citazioni con cui il fondatore del darwinismo è stato anche riconosciuto -al di là dei grandi meriti scientifici- come uno dei padri del razzismo eugenetico (non a caso fu suo cugino, ateo e materialista, Francis Galton l'inventore dell'eugenetica, concretizzata poi dal Nazismo): «Noi uomini civilizzati facciamo di tutto per arrestare il processo di eliminazione: costruiamo asili per pazzi, storpi e malati; istituiamo leggi per i poveri e i nostri medici esercitano al massimo la loro abilità per salvare la vita di chiunque. Vi è motivo per credere che la vaccinazione abbia salvato un gran numero di quelli che per la loro debole costituzione un tempo non avrebbero retto al vaiolo. Così i membri deboli delle società civilizzate propagano il loro genere [...]. Dobbiamo quindi sopportare l'effetto, indubbiamente cattivo, del fatto che i deboli sopravvivano e propaghino il loro genere, ma si dovrebbe almeno arrestarne l'azione costante, impedendo ai membri più deboli e inferiori di sposarsi liberamente come i sani» (C. Darwin, L'origine dell'uomo, Newton 1994, pag. 628). Oggi le ideologie laiciste, riduzioniste e scientiste non impediscono più ai membri inferiori e malati di propagare il loro genere, ma, meno indirettamente, sembrano affannarsi per bloccare gli enti -e non ce n'è uno più attivo della Chiesa cattolica- che si spendono quotidianamente perché tutto ciò sia possibile.





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