lunedì 4 ottobre 2010

Il laico Piero Ostellino: «oggi la Chiesa è tra gli unici punti di riferimento stabili».


Uno degli editorialisti ed ex editori del "Corriere della Sera" è Piero Ostellino. Nei giorni scorsi ha denunciato il «desolante spettacolo» fornito dall’attuale momento politico e sociale del Paese. Ma si è dimostrato entusiasta per la posizione della Chiesa: «Nel mio animo di laico sono anch’io molto angustiato. Nel leggere la prolusione del cardinale Bagnasco, del resto, ho trovato una visione dell’Italia e dei suoi problemi molto vicina alla mia cultura liberale e non posso che trovarmi d’accordo. È un testo che costituisce un forte riferimento culturale. Racchiude tutto quello di cui oggi l’Italia ha realmente bisogno». Nella visione della Chiesa -continua l'intellettuale- «si comprende come la tradizione liberale autentica sia debitrice al messaggio cristiano. Ecco, e lo dico non da uomo di fede ma da aspirante credente, dalla prolusione emerge evidente che il messaggio di Cristo è un valore universale. Anche se su alcuni dettagli del testo si può non essere d’accordo». Intervistato da Avvenire, ha poi continuato: «La regressione culturale del Paese, così come quella politica, è spaventosa. Fortunatamente ci restano due punti di riferimento stabili: da un lato il presidente della Repubblica che tiene ferma la barra della responsabilità nell’azione politica, dall’altra la Chiesa».



    
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