
La bella professoressa (qui una sua foto) aveva sempre sostenuto: «Le persone intelligenti non diventano cristiane». Oggi si trova invece a presentare il resoconto avvincente del suo viaggio dall'ateismo alla sequela di Gesù. Ella scrive: «E' una cosa difficile da guardare la verità, sopratutto quando essa è in contrasto con quello che hai sempre creduto. Non ero in cerca di Dio, io non credevo che Lui esistesse. Sono un professore universitario: logico, intellettuale, razionale e atea». A 31 anni però qualcosa ha cominciato a cedere: «La mia visione naturalistica del mondo era insufficiente a spiegare la natura della realtà in modo coerente: non potevo spiegare l'origine dell'universo e non potevo spiegare la morale. Ho dovuto riconoscere che la visione teistica del mondo è sia razionalmente coerente che fortemente esplicativa, e sopratutto spiega tutto ciò che una visione naturalistica non può fare. Non c'è da stupirsi che gli atei siano così ossessionati». La vicenda è riportata sul Christian Post e su Biola Univeristy.
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