Risale a Epicuro e Lucrezio, prima, e Sigmund Freud, David Hume e Bertrand Russell, poi, la “tesi del comfort”, secondo cui la fede religiosa è un’invenzione di rassicurazione, di compensazione, di scongiuro di fronte alla paura dell’ignoto e della morte. Oggi, però, uno studio ha certificato il contrario: l’oppio dei popoli sarebbe anche l’ateismo, la mancanza di fede.
Piccola premessa: nemmeno lo stesso padre della psicanalisi credeva molto nella sua stessa interpretazione della fede, tanto che formulò a se stesso un’obiezione: «se la religione fosse davvero riuscita a rendere felice la maggioranza degli uomini, a consolarli, a riconciliarli con la vita, a nessuno verrebbe in mente di aspirare ad un mu...