giovedì 12 gennaio 2017

Il matematico Malaspina in esclusiva su UCCR: «credo in Dio, ma la scienza non c'entra»

Nel giugno 2016 abbiamo pubblicato l’invito alla lettura del libro Dio e l’ipercubo. Itinerario matematico del cristianesimo (Effatà Editrice 2016) che l’autore, Francesco Malaspina, docente di Geometria algebrica presso il Politecnico di Torino, ha voluto gentilmente inviarci. In quell’occasione abbiamo concordato la nascita di una periodica collaborazione sul tema della fede e della scienza. In questo secondo contributo il prof. Malaspina ha voluto precisare meglio le intenzioni del suo libro, rispondendo a possibili obiezioni da parte di ipotetici lettori credenti e non credenti.

di Francesco Malaspina*
*docente di Geometria algebrica presso il Politecnico di Torino

Può lasciare perplessi paragonare il credere e il non credere in Cristo a due assiomi, mettendoli sullo stesso piano. Nel mio precedente articolo su questo sito web e nell’introduzione del mio libro trovate infatti scritto: «Ad ogni modo, anche la via della non esistenza di Dio è percorribile senza inciampo né contraddizione e ha una sua logica. Si tratta insomma di due assiomi, evidentemente in contrasto tra loro, ma entrambi plausibili. Esattamente come accade con il quinto postulato di Euclide che non è deducibile dagli altri quattro; tuttavia si possono costruire teorie matematiche valide sia considerandolo (geometria euclidea) sia non considerandolo (geometria non euclidea)».
Non voglio dire che non si possa ragionare su quale dei due assiomi sia più convincente o che non valga la pena farlo. Dal punto di vista squisitamente matematico però non si hanno gli strumenti per argomentare davvero. La matematica.....


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