Appena si è diffusa nel novembre scorso la notizia del suicidio del giovaneAndrea, studente 15enne di Roma, i leader della cosiddetta lobby omosessuale hanno tentato di strumentalizzare questo tragico gesto per tirare acqua al loro mulino. Gay Center, ad esempio, attraverso il portavoce Fabrizio Marrazzo, ha subito divulgato un comunicato dicendo: «si è ucciso perché veniva vessato in quanto omosessuale».
http://www.uccronline.it/2013/01/10/il-giovane-andrea-non-si-e-suicidato-per-omofobia-o-bullismo/