lunedì 16 novembre 2009

Risposta: l'irrazionalità degli atei

Ringrazio per i commenti positivi (e le correzioni da apportare indicatemi da Riccardo) ricevuti e mi concentro esclusivamente su quelli negativi. L'articolo di riferimento è:
L'irrazionalità degli atei.

  • Il Censore sembra inviperito...forse perchè gli abbiamo colpito la sua UAAR...: "Predicare contro qualcosa non rende quella cosa vera: il fatto che i cristiani predicassero contro gli dèi pagani indicava forse che credevano che questi dèi esistessero?"

    1. E' proprio così caro amico, nonostante tutti i tuoi sforzi ancora non conosci quel che vuoi pretendere di giudicare!
      San Paolo all'Areopago (probabilmente non sai nemmeno cosa sia) di Atene afferma: "Quello che voi adorate senza conoscere io ve lo annunzio...".
      I cristiani sapevano che l'adorazione degli déi non era del tutto sbagliata, poichè Dio esisteva ma gli uomini ancora non lo conoscevano (in questo caso i Greci) e lo identificavano con l'immagine degli dèi. Solo quando si è rivelato, l'uomo, ha potuto conoscerLo e riconoscerLo.
      Come vedi, caro dogmatico, si è contro a qualcosa che c'è (anche se si sbaglia ad identificarla), altrimenti se non c'è si è indifferenti e tolleranti.
  • Ancora più inviperito afferma: "L'episodio dell'Areopago, estrapolato dal contesto, cambia (e dire che lei aveva avvertito me dei pericoli di citare fuori dal contesto). Paolo parlava di una statua "Al dio sconosciuto" e dice di voler rivelare questo dio: non sta dunque predicando contro altri dèi".

    1. Complimenti! Ed è pure andato a verificare (chissà se non lo avesse fatto)! Così orgogliosamente atei da essere ciechi. Vediamo cosa realmente dice: "(22)E Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areòpago, disse:«Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio.(29) Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana".
      Un pò di cultura: il dio sconosciuto era uno tra i tanti altari dell'areopago dedicati agli idoli (agli dei) che i Greci adoravano (come oggetti e forme animali d'orate ed argentate). (Vedi qui un sito non proprio di parte). Attendo scuse o mi offre un caffè.
  • Continua: "I motivi per lo sbattezzo sono morali, simbolici, sociali ed economici, mai religiosi".

    1. Assolutamente falso: ho molti amici atei (quelli veri non finti come i tuoi amici UAAR) e a loro non frega niente dello sbattezzarsi poichè gli è indifferente il sacramento del battesimo. Dovrebbero allora cancellarsi dai registri delle scuole cattoliche che hanno frequentato da piccoli senza che nessuno chiedesse il loro permesso ecc....
      Ho scritto spesso con gli Atei Italiani e le motivazioni dello sbattezzo le conosco bene: credono e credete così di non risultare più appartenenti alla Chiesa (riconoscendo così il valore del Battesimo).
      In realtà sarete sempre appartenenti della Chiesa perché non ci si può "sbattezzare" per la dottrina cattolica. Viene solo allegato un modulo nel registro parrocchiale in cui si annota l'allontanamento dalla Chiesa ma non il distacco.
      Tutto tempo sprecato. Un consiglio? Godetevi la vita!!
  • Ribatte dicendo:"Magari! Per godere della vita, però, dovrebbero sparire tutte quelle limitazioni della libertà pubblica e privata basate su credenze metafisiche non condivisibili da tutti".

    1. Finchè c'è la democrazia e finchè i politici affermeranno i valori cattolici sarà così. Ma non è limitazione, si chiama democrazia. Poi per godersi la vita occorre conoscerne il significato e lo scopo, altrimenti si sopravvive..lei ne sa qualcosa??.
  • Chiude con: "L'associazione che promuove lo sbattezzo afferma una cosa, ma lei ritiene che quanto sta scritto conti meno dell'opinione che lei si è fatto personalmente grazie alla conoscenza di atei che non si sbattezzano".

    1. Proprio così. Perchè sono atei veri a cui non interessa nè della Chiesa, nè delle sue statistiche, nè di Dio, nè di associazioni religiose deistiche o anti-deistiche come la UAAR e quindi non hanno motivi per sbattezzarsi.
      Infine, nel sito della UAAR c'è anche scritto che Dio non esiste, per cui non è che sia proprio attendibile..

  • Ilfinegiustificailmezzo, afferma:"Mi preme quindi ribadire che l'UAAR propone lo sbattezzo sì per un'implicazione di coerenza morale, ma soprattutto per una questione di bonifica statistica".

    1. (Ringrazio della cordialità ottocentesca dei suoi commenti e del ruolo paterno che prende per il Censore ,che -detto fra noi-ne ha ormai bisogno..).
      Insomma tutta una questione di auditel, come il Grande Fratello.
      Ricordo con grande garbo che la Chiesa cattolica farà rientrare sempre nelle statistiche gli sbattezzandi, considerandoli al pari di credenti non praticanti, poichè il sacramento può essere tolto solo da Dio.
      L'unica cosa reale che cambia è che non è più possibile ricevere i Sacramenti. Questo perchè si vuole rispettare la scelta e la coerenza di chi abbandona definitivamente la Chiesa (non certo per vendetta poichè agli atei fanno solo un favore).
      Chi si sbattezza è un religioso che vuole allontanarsi dall'accostamento dei sacramenti. Per essere atei basta fregarsene della Chiesa e delle sue statistiche.

      Sapete quanti atei contribuiscono nelle statistiche delle scuole cattoliche? Toglietevi anche da lì..non vorrete mica far vincere a loro l'auditel?