Si parla molto del Giappone in questo periodo, in particolare per quanto riguarda il caso delle sempre più numerosi morti solitarie e dell’aumento dei suicidi.
Solitudine e disperazione sono fenomeni collegati tra loro, segno di una civiltà e di una cultura che non è riuscita ad offrire risposte al bisogno dell’uomo. «La solitudine e la rottura dei legami familiari», si legge, «sono ormai la cifra di una società, quella giapponese, sempre più frammentata». Sono numerose le persone anziane i cui corpi senza vita vengono scoperti spesso dopo settimane o addirittura mesi: 30mila all’anno.
Sono invece tra i 20.000 e 30.000 i suicidi. Secondo una recente ricerca governativa, solo il 20% è stato causato da motivi economici, il 60% è legato alla depressione. Quasi il 25% dei giapponesi adulti ha pensato seriamente a suicidarsi. Non c’è un collante sociale, da un sondaggio del 2008 è risultato che il 39% riferisce di avere una fede religiosa, di cui il 34% segue...
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