giovedì 12 gennaio 2017

La legge sui bagni in North Carolina continua a vincere | UCCR

«Nessuna pressione economica, politica o ideologica potrà mai convincermi che ciò che è sbagliato è giusto. Sarà sempre sbagliato che gli uomini abbiano accesso alle docce e ai bagni delle donne, indipendentemente da come si travestono». Con queste parole il vice-governatore del North Carolina, Dan Forest, ha salutato vittorioso la resistenza dell’House Bill 2.
Parliamo della ormai famosa legge (di cui ci siamo già occupati) che impone ad ogni uomo e ogni donna di accedere alla toilette pubblica corrispondente al proprio sesso biologico, secondo il certificato di nascita. Esattamente ciò che avviene in tutti i Paesi civili, moderni e di buon senso, compreso il nostro.
Ma per le associazioni omosessuali e per l’ex presidente, Barack Obama, si tratterrebbe di una violazione dei diritti delle persone transgender che dovrebbero poter frequentare liberamente il bagno e lo spogliatoio pubblico (compresi quelli dei minorenni) che più ritengono corrispondente a “quel che si sentono essere”. Tutte le più grandi multinazionali (tra cui Google, Apple, PayPal, Deutsche Bank e Facebook) e numerosi volti noti (Bruce Springsteen, Cirque du Soleil, Pearl Jam e Ringo Starr) hanno fatto quadrato per ottenerne l’abrogazione: la perdita economica è stata molto elevata e le pressioni elevatissime. Ma.....

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