
Allo stesso tempo si è scoperto che, sempre la maggioranza dei cattolici americani -il 52%-, ha votato per Donald Trump nelle elezioni presidenziali. Tuttavia, secondo il principale vaticanista statunitense, John L. Allen, è stato «un voto di frustrazione, contro un governo e una burocrazia che fino a oggi non hanno per nulla soddisfatto». Non per vera convinzione in lui, quindi, almeno per quanto riguarda la maggioranza.
Occorre sottolineare anche che il discorso inaugurale del neopresidente è stato aperto (primo di diversi leader religiosi) da una preghiera di Timothy Dolan, arcivescovo di New York: c’è chi parla di vicinanza tra i due, ma Dolan ha specificato: «è un onore per me essere stato invitato, ma lo sarei stato anche se lo avesse fatto la signora Clinton». Il cardinale americano -creato tale da Benedetto XVI (il quale lo ha anche nominato arcivescovo di New York)- è anche un aperto sostenitore di Bergoglio: «Il Santo Padre ha....