lunedì 13 giugno 2016

Se la strage di Orlando è omofoba, come chiamare questa tentata strage di un gay ad un ente pro-family? | UCCR

pulse2Il 15 agosto 2012, l’americano Floyd Lee Corkins, attivista Lgbt, entrò armato all’interno del Family Research Council, un think tank di Washington in difesa della famiglia naturale, con l’intenzione di fare una strage di “omofobi”, ovvero di oppositori al matrimonio gay. Venne miracolosamente fermato da una guardia all’ingresso della sede, a cui sparò ad un braccio, fu comunque immobilizzato e tratto in arresto.
Sarebbe stato assolutamente fuori luogo ricordare tale episodio se la tragedia, accaduta ieri ad Orlando (Florida), non fosse già stata strumentalizzata. Almeno 50 persone hanno perso la vita all’interno del Pulse,un club gay, in seguito ad un attacco terroristico da parte di un cittadino americano figlio di rifugiati afghani, Omar Seddique Mateen. La matrice della strage è quasi certamente jihadista. Non si può non esprimere totale solidarietà alle famiglie delle vittime e alla comunità Lgbt di Orlando, facendo nostre le parole di dolore di Papa Francesco per«questa nuova manifestazione di follia omicida e di odio insensato».
Piuttosto che commemorare le vittime, porre riflessioni sulla facilità con cui chiunque può entrare in possesso di armi ....

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