I malati terminali hanno il diritto di rifiutare le cure mediche, ma i medici non hanno il diritto di aiutarli a morire. Questa è stata la recente decisione della Corte d’Appello di Manhattan, che ha confermato la sentenza della Corte Suprema di New York. Le leggi statali che vietano il suicidio assistito, hanno asserito i giudici, non sono una violazione dei diritti civili.
Certamente la decisione verrà impugnata e il dibattito andrà avanti, tuttavia la sentenza è utile per ribadire una delle argomentazioni in opposizione ai sostenitori del suicidio assistito: anche ammettendo che l’essere umano possa disporre liberamente della sua vita (una falsità, come ha spiegato Stelio Mangiameli, docente di Diritto costituzionale all’Università di Teramo), egli non ha tuttavia il diritto di chiedere allo Stato e ad altri esseri umani (i medici) di essere complice e complici di un omicidio verso se stessi. E’ un argomento ....
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