mercoledì 27 aprile 2016

Tra gli obiettori di coscienza anche medici atei | UCCR

Feto 11 settimaneSecondo l’oncologo Umberto Veronesi«in un mondo civile e moderno la fede dovrebbe essere lasciata fuori dalla sala operatoria», così da consentire liberamente l’interruzione di gravidanza.
Ma siamo davvero sicuri che è la fede cristiana nella sacralità della vita umana ciò che sprona quasi il 90% dei ginecologi italiani -e l’86% di quelli americani, a non praticare l’aborto? Certamente il cristianesimo è un grandissimo aiuto a livello morale, ma la questione è sopratutto medica.
Lo dimostra non solo l’associazione Secular pro-lifeattivisti atei contro l’aborto, ma anche Riccardo Cortelazzi, ginecologo e Dirigente Medico di I livello presso l’Ospedale Macedonio Melloni di Milano. «Sono obiettore»ha affermato«ma non per questioni religiose. Sono stato cresciuto in una famiglia cattolica, ma non sono praticante. Sono per uno stato ateo, come in Francia». La fede è stata lasciata fuori dalla sala operatoria, eppure l’aborto non viene comunque praticato. Nemmeno in caso di feto malformato, «aiuto la paziente e non l’abbandono....

CONTINUA SU:
http://www.uccronline.it/2016/04/26/sono-un-ginecologo-ateo-e-non-pratico-laborto-in-nessun-caso/