“Sta venendo giù tutto”, “Bergoglio legittima il peccato”, “la Chiesa è alla deriva”. Sono alcune delle simpatiche e catastrofiche riflessioni del tradizionalismo cattolico, l’eresia che Papa Francesco ha avuto il merito di scoperchiare, speculare a quella progressista, contro la quale avevano a lungo parlato i suoi predecessori, Ratzinger e Wojtyla.
Quella sulla “legittimazione del peccato” è diventata un vero must in certi ambienti, abituati a ragionare sul bianco e nero, impauriti che l’accento che Francesco ha dato sulla misericordia sostituisca l’aspetto della giustizia o si trasformi in un relativistico buonismo in cui tutti fanno ciò che vogliono tanto Dio perdona sempre.
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