
Si spiega, dunque, la compresenza di tante riflessioni di Albert Einstein su Dio, sulla morale, sulla mente creatrice dell’universo, ma anche sul rifiuto di un Dio personale, sul definirsi panteista (salvo poi scrivere la famosa frase: «Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista…»). La sua vita, come quella di tutti, è stata un percorso, non immune da frasi, posizioni e pensieri contraddittori. Tanto che Walter Isaacson, uno dei maggiori biografi del celebre fisico tedesco, ha scritto: «Per tutta la vita respinse l’accusa di essere ateo […], anzi, tendeva piuttosto ad attaccare gli atei, ad essere più critico verso gli scettici, che sembravano....
http://www.uccronline.it/2016/04/14/albert-einstein-dopo-il-nazismo-ritorno-alla-fede-biblica/