mercoledì 20 gennaio 2016

Il medico abortista Gian Benedetto Melis: «la vita? Inizia alla nascita» | UCCR

Gianbenedetto MelisPochi giorni fa Papa Francesco è tornato a combattere l’aborto spiegando che «le persone non sono più sentite come un valore primario da rispettare e tutelare, specie se povere o disabili, se “non servono ancora” – come i nascituri –, o “non servono più” – come gli anziani». Poco tempo prima, sempre parlando dei bambini, aveva condannato quando «si sfruttano o si uccidono prima di nascere».
Gian Benedetto Melis, responsabile del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Monserrato (Cagliari) ha ironizzato sulla posizione della Chiesa: «Per la Chiesa è omicidio pure prendere la pillola…». Si, se si tratta della pillola abortiva, poiché quello della Chiesa è un giudizio coerente. Battute ordinarie, quelle di Melis, per chi è lontano dalla Chiesa e caricaturizza i suoi pronunciamenti per poterli deridere.
La cosa sorprendente, però, è che il medico in questione si dichiara credente, cattolico e praticante. E orgoglioso procuratore di aborti: «Nessuna contraddizione, sono due cose separate. Il problema morale riguarda la mia coscienza, la quale mi dice che devo fare tutto ciò che è possibile persalvare le donne e proteggere i loro diritti. Al contrario, mi sentirei in colpa se non facessi il mio dovere». Peccato che, subito dopo, sia lui stesso a contraddirsi spiegando che le richieste di interrompere la gravidanza non sono dovute alla vita...

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