mercoledì 13 giugno 2012

Obiezione di coscienza in Svezia e negli USA: un confronto sulla libertà

Se siete medici in Svezia, scordatevi Ippocrate e tutti i sogni che facevate da studenti: qui, infatti, se vi rifiutate di compiere un aborto, potreste essere addirittura imprigionati, in base a una legge del 1973. La legislazione svedese è sempre stata assai favorevole all’aborto:  dal 1938 per motivi eugenetici (e vabbé, in tempi di nazismo…), dal 1946 per motivi socio-sanitari (i nazisti non c’entrano più), nel 1974 è stata abrogata la necessità dell’approvazione di una commissione medica e l’aborto è consentito su richiesta per qualsiasi ragione, fino alla 18a settimana di gravidanza. Dalla 18a alla 22a settimana è necessaria l’autorizzazione del Consiglio Nazionale della Sanità e del Benessere. Nel 2009 poi, il Parlamento ha votato contro (271 a 20) la mozione dell’Unione Europea che garantisce il diritto all’obiezione di coscienza.


http://www.uccronline.it/2012/06/11/obiezione-di-coscienza-in-svezia-e-negli-usa-un-confronto-sulla-liberta/