«Siate sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in voi». (1 Pt 3, 15)
mercoledì 23 maggio 2012
Julian Baggini e la facile tristezza dell’ateo
La cultura miscredente pare avere qualche problema d’immagine, sopratutto con il termine “ateo”. Lo spiega Julian Bagginidalle colonne del “Guardian”: «Il problema con il soprannome di “ateo” è riconosciuto da decenni. E’ troppo negativo, troppo associato al nichilismo amorale». Dopo le violenze in nome dell’assenza di Dio perpetrate negli ultimi due secoli (Illuminismo e Comunismo), ormai il termine “ateo” èpregiudizialmente abbinato a qualcosa di negativo.