Sulla stessa terra di desolazione dove l’ex Unione sovietica seppelliva in fosse comuni i suoi avversari, politici o religiosi, sorge ora la Cattedrale cattolica di Karaganda, nell’attuale Kazakhstan. Ai tempi dell’oppressione stalinista era un campo di concentramento di 250 chilometri quadrati, in cui persero la vita, tra gli altri, migliaia di cristiani. Ora le guglie neogotiche della nuova Cattedrale racconteranno il loro riscatto. Le navate interne, spaziose e luminose, insieme alle pietre caucasiche della facciata, trasmetteranno la loro storia alle oltre cento popolazioni che convivono...(continua a leggere)