E'
da tempo che abbiamo notato come gli utenti atei del web adottino anche
in Italia un comportamente che negli Stati Uniti è stato definito il
"cyberbullismo ateo", cioè l'insulto sistematico e continuo verso la
Chiesa, i suoi esponenti, i cattolici, i cristiani e tutti i credenti,
in ogni spazio possibile: il sito dell'UAAR con la complicità dei
moderatori,su Youtube, su Blog personali, nei commenti sui siti dei
quotidiani nazionale e sopratutto su Facebook. In quest'ultimo social
network compaiono ogni giorno pagine e gruppi promotori della bestemmia
libera, dell'insulto al Papa e ai preti, ai credenti, ai cristiani ecc..
Non stupisce che queste persone stiano in questo momento diffondendo e
animando vergognose pagine e gruppi Facebook in cui si prendono in giro
le due povere ragazze, Sarah Scazzi e Yara Gambirasio., purtroppo al
centro della cronaca di questi giorni. Sopratutto il recente
ritrovamento...(continua a leggere)