Dopo la visita del Santo Padre in Inghilterra, l'Office for National Statistics, ha pubblicato i risultati di recenti sondaggi: quasi tre quarti della popolazione (71%) in Gran Bretagna dice di essere cristiana. I dati hanno rivelato che la Scozia è il paese più cristiano con il 72,3%, seguita da vicino dall'Inghilterra con il 71,4%. Infine il Galles con il 69% della popolazione cristiana. Nella stessa indagine, pubblicata sul Daily Mail e datata da aprile 2009 a marzo 2010, il 20,5% degli intervistati ha affermato di non avere alcuna religione (nel 2001 erano 15,5%). Evangelic Alliance ammette che «i cristiani sono stati incoraggiati dopo che il Papa Benedetto XVI ha avvertito i leader in Gran Bretagna che escludere la religione dalla vita pubblica potrebbe portare ad un "estremismo ateo". Il Papa ha anche parlato di un "agenda laica aggressiva che vuole spingere la fede in clandestinità». The Christian Research ha anche pubblicato i dati sull'adesione al cristianesimo. Essi mostrano che la presenza dei cattolici si è stabilizzata in tutta l'Inghilterra, invertendo una tendenza precedente che mostrava un calo di numeri.
Il Daily Mail ha aggiunto che l'Ufficio nazionale di statistica ha inoltre rivelato che l'1,5% ha dichiarato di essere gay o bisessuale, il che ammonta a solo circa 750mila persone nella popolazione generale. Cifre decisamente più basse di quelle indicate dal governo nel 2005, su cui ci si basa per la distribuzione di milioni di sterline per la parità sessuale. Ma guai a farlo sapere altrimenti si viene tacciati dalle lobby omosessuali di essere omofobi. Judge ha quindi suggerito sul quotidiano inglese -rischiando così il posto lavorativo- che il governo dovrebbe abbassare la spesa per i problemi degli omosessuali poiché «una grande quantità di denaro pubblico è spesa sulla base di cifre elevate, che si sono rivelate essere una bugia».
Il Daily Mail ha aggiunto che l'Ufficio nazionale di statistica ha inoltre rivelato che l'1,5% ha dichiarato di essere gay o bisessuale, il che ammonta a solo circa 750mila persone nella popolazione generale. Cifre decisamente più basse di quelle indicate dal governo nel 2005, su cui ci si basa per la distribuzione di milioni di sterline per la parità sessuale. Ma guai a farlo sapere altrimenti si viene tacciati dalle lobby omosessuali di essere omofobi. Judge ha quindi suggerito sul quotidiano inglese -rischiando così il posto lavorativo- che il governo dovrebbe abbassare la spesa per i problemi degli omosessuali poiché «una grande quantità di denaro pubblico è spesa sulla base di cifre elevate, che si sono rivelate essere una bugia».
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