martedì 26 ottobre 2010

La star Susan Boyle: «i medici volevano che mia madre abortisse».


All’ultimo Festival di Cannes ha profondamente commosso il pubblico internazionale raccontando la vita quotidiana di un gruppo di monaci trappisti nell’Algeria degli anni Novanta. E non ha lasciato indifferente neppure la giuria presieduta da Tim Burton, che gli ha assegnato il prestigioso Grand Prix. In tre settimane due milioni di francesi hanno visto "Uomini di Dio" di Xavier Beauvois, e il produttore cattolico Etienne Comar, lo ha voluto fortemente portare anche nelle sale italiane (è uscito infatti il 22 ottobre). Selezionato in concorso per il Festival di Cannes è arrivato secondo ed è stato salutato da un lungo applauso della stampa e da uno lunghissimo del pubblico (vedi Ultimissima 28/5/10). Un film senza divi, interpretato «solo» da bravi attori come Lambert Wilson e Michel Lonsdale, uscito in Francia in metà delle copie rispetto all’ultimo film con Angelina Jolie. E' un'opera profondamente religiosa, che rievoca la drammatica vicenda dei religiosi rapiti e assassinati a Tibhirine, sulle montagne dell’Atlante, nel marzo del 1996, dal terrorismo islamista. Uccisi perché decisero di restare al fianco di chi aveva bisogno di loro, convinti di non poter tradire la loro fede e la fiducia in una comunità basata sulla tolleranza. Il film -commenta Avvenire- si concentra sulla quotidiana vita monastica dei protagonisti, immersi nella natura tra lavoro, preghiere, canti, pasti e impegno per il prossimo. Perfettamente integrati in terra musulmana, i monaci guidati dal priore Christian de Chergé sono «fratelli» degli islamici di cui si prendono cura e con i quali recitano anche passi del Corano («Amen» è sempre seguito da «inshallah»), testimoniando con la propria vita un amore per l’umanità che va oltre le barriere culturali e religiose. La notizia è riportata anche da Repubblica.

Il Giornale aggiunge che il regista laico Bertrand Tavernier ha commentato così il film: «I monaci sono uomini liberi, eguali fra loro e rispetto ai loro vicini. Non cercano proseliti. Girando, vedevo i parallelismi con la situazione francese: siamo sempre meno liberi, meno uguali, meno fratelli...». Il Patriarca di Venezia, Angelo Scola, ha invece dedicato un intero articolo all'argomento su La Stampa.

Qualche mese fa, lo stesso identico boom di successo e spettatori lo aveva registrato un altro film cattolico in Spagna, chiamato La ultima cima (vedi Ultimissima 28/6/10).
   
  • Aggiungi su Facebook

  •    
  • Aggiungi su OKNOtizie

  •    
  • Aggiungi su Twitter

  •    
  • Aggiungi su Windows Live

  •    
  • Aggiungi su MySpace




  • Notizie correlate
    Il regista Guido Chiesa: «passo dall’ateismo alla fede» (21/10/10)
    America: sacerdote cattolico terrà una trasmissione su canale televisivo a diffusione nazionale (27/9/10)
    Vittorio Gassman e la sua conversione: «mi affido e mi metto nelle mani di Dio» (29/6/10)
    Claudia Koll, dai film erotici alla Messa quotidiana (17/6/10)
    Il regista Zanussi: «Giovanni Paolo II ha contribuito alla caduta del regime comunista in Polonia» (9/6/10)
    La conversione di Alec Guinness, protagonista di Star Wars (17/5/10)
    Clint Eastwood e le bugie dell’UAAR (31/5/10)
    Nuovo film laico sulla Natività (17/4/10)