In questi giorni la Caritas ha corretto i dati dell'ISTAT sulla povertà in Italia. Secondo il rapporto Istat sono 7.810.000, mentre per l'organismo pastorale sono 8.370.000. Fra questi sono 800mila gli italiani ridotti a vivere come clochard a causa di separazioni e divorzi. Il divorzio, accolto dal laicismo come grande vittoria contro il pensiero della Chiesa (la quale ha sempre creduto nell'unità della famiglia), ha generato divisioni, drammi famliari e povertà. E chi si prende carico di queste persone? Sempre la Chiesa. Libero riporta che secondo il presidente nazionale dell'Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, Gian Ettore Gassani, la Caritas sta «salvando dalla fame migliaia di persone del tutto insospettabili che, pur svolgendo attività lavorative di tutto rispetto, sono costrette - non di rado in giacca e cravatta - a fare la fila ogni giorno per un piatto di pasta». Ricordiamo che nel 2009 la Caritas ha investito circa 32 milioni di euro (31.713.990) per progetti e attività in Italia e nel mondo in risposta alle grandi emergenze economico-sociali e umanitarie e ad una quotidianità di vicinanza a chi soffre. Lo avevamo già segnalato in Ultimissima 25/6/10.
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