Carcere per chi protesta contro le sentenze ingiuste dello Stato. Questo è il clima che regna sotto l'ateo comunismo in Cina. Asia News riporta che China Human Rights Defenders e Radio Free Asia ha denunciato la condanna di 10 attivisti a 2-3 anni di carcere per avere protestato in pubblico contro sentenze inique. L'agenzia informa che «nella Cina comunista i giudici, sottoposti alla gerarchia del partito, non accettano alcuna critica per i loro verdetti». Alcuni avvocati dei condannati preannunciano appello, osservando che costoro non hanno compiuto alcuna azione pubblica idonea a disturbare l’ordine sociale. ll sistema giudiziario cinese è sempre più sotto accusa, causa forti tensioni sociali e sono continue le richieste di una riforma. Peraltro scoppiano continui casi di corruzione di giudici, anche ai massimi livelli. A giugno l’ex presidente dell’Ufficio esecutivo del tribunale del Guangdong Yang Xiancai è stato condannato all’ergastolo per tangenti. Ricordiamo che la Repubblica Popolare di Cina è ufficialmente atea, come l sono stati tutti i regimi e i dittatori comunisti (vedi Wikipedia).
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