Eppure, proprio l'inadeguatezza dei geni a spiegare l’uomo ha fatto nascere un nuovo filone di ricerca la Evolutionary developmental biology, “evo-devo” che, come dice Bicketon, dimostra che «i geni sono lontani dall'essere dittatori. Essi sono pluripotenti e le interazioni tra geni producono risultati molto diversi. Si sta dimostrando che gli animali possono giocare un ruolo decisivo nella loro evoluzione, essi praticano comportamenti che vanno al di là di quanto dicono i loro geni. Dawkins e i neodarwinisti sono vittime di una visione superata di evoluzione».
Anche Steven Rose, biologo della Open University e University of London, ha avuto modo di criticare Dawkins: «Le tecniche riduzionistiche della scienza non sono in grado di affrontare le complessità del mondo sociale, le interazioni del cervello ad esempio. Occorre una comprensione molto più ampia, animata da uno spirito assai meno riduzionista di quello di Dawkins. Occorre una comprensione decisamente più olistica. Questo è il nuovo tipo di scienza che viene forgiato attualmente» (da La scienza e i miracoli, TEA 2007).
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