mercoledì 4 agosto 2010

Nuovo fallimento in vista per l'UAAR


La sezione degli atei razionalisti (UAAR) di Pisa ha avviato una crociata contro le campane di tutte le Chiese della città. Il capochierichetto della sezione ribelle ateo-comunista pisana ha tuonato inviperito: «Riceviamo molte lamentele di cittadini disturbati dal suono delle campane a qualunque ora». Si, certo. Ma come possono pensare i facinorosi razionalisti che qualcuno creda veramente che i cittadini pisani preferiscano scrivere ad una inutile confraternita (meno di 100 gli iscritti a Pisa), piuttosto che all'amministrazione comunale?

Sindaco di Pisa. Tant'è che il sindaco Marco Fillippeschi (eletto grazie ai voti del Partito Democratico, Partito Socialista, Italia dei Valori e Lista civica Per Pisa col 53% di preferenze), ha dichiarato: «Con tutta sincerità non mi pare che la questione "campane" sia fra le priorità che Pisa deve affrontare in questo periodo: non mi sembra proprio, infatti, che le notti pisane siano "assillate" dai rintocchi delle campane». Quindi il Comune non ha ricevuto alcuna protesta e il nostro leader uaarin-razionalista viene smentito. Il Sindaco ha anche confermato le parole di Monsignor Aldo Armani: «La Chiesa Pisana si è già attenuta scrupolosamente alle indicazioni della CEI in merito all'uso parsimonioso delle campane. Ad onor del vero vi sono ben altri rumori molesti e fuorilegge a cui prestare maggiore attenzione» (vedi l'intero commento del Sindaco nell'articolo: L'UAAR viene smentita dal sindaco di Pisa).

Storici di Pisa. Anche la stimata associazione di storici pisani Amici di Pisa, circa duecento iscritti (vedi qui), ha ridicolizzato il dispettuccio ateo: «Francamente non pensavamo che il suono delle campane cittadine fosse una immissione tremenda da sconvolgere l’equilibrio psico-fisico di persone in cerca di notorietà. Pensavamo che queste persone invece, in modo razionale e asettico, avessero di che ridire sullo spaccio di droga a tutte le ore del giorno e della notte in pieno centro storico, sulla movida notturna che genera forti squilibri sociali irrisolti, che avessero a cuore la buona gestione della città nei suoi molteplici aspetti». Invece probabilmente a loro interessa solo placare l'insofferenza e la frustrazione da reattiva minoranza con simpatici dispettucci. «E’ ingiusto, da irrilevante minoranza, porsi gratuitamente di traverso alla volontà della stragrande maggioranza della popolazione, imprigionando in un eccesso di democrazia il comune sentimento popolare, di tradizione e di storia. Hanno paura che un rintocco di campana possa sconvolgergli un’anima inquieta?» (vedi l'intero intervento degli Amici di Pisa nell'articolo: Gli storici pisani contro l'iniziativa dell'UAAR).

Forse la prossima volta i razionalisti si affanneranno per eliminare la croce cristiana dalla bandiera e dallo stemma comunale, simbolo della gratitudine cittadina al cristianesimo, motore della nascita e crescita culturale e civlie di Pisa. Per ora ricordiamo che l'ultima iniziativa pubblica dell'UAAR è finita con un clamoroso fallimento: vedi Nuova sconfitta della UAAR (22/4/10). Altri fallimenti dell'associazione si trovano nel nostro dossier: Elenco delle sconfitte dell'UAAR.

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